Gerry Scotti: "Fidanzate? Ne ho avute pochissime. Ma con le Letterine ho vacillato..."

Il conduttore si racconta in un libro: "Berlusconi disse che la mia faccia lo faceva sentire a casa. Mike Bongiorno mi sgridava in corridoio: pettinati!"

di Redazione Mediatech
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Gerry Scotti: "Vi svelo quali erano le mie Letterine preferite..."

Gerry Scotti racconta cose inedite sulla sua vita professionale ma soprattutto privata. Lo storico conduttore Mediaset ha deciso di scrivere un libro "Quella volta" in cui parla di fatti inediti. "Per sopravvivere alla vita da personaggio della tv - racconta Gerry a Il Corriere della Sera - bisogna restare con i piedi per terra. Nel momento in cui credi di essere quello lì, sei finito". Gerry Scotti parla anche di Silvio Berlusconi e Mike Bongiorno. "Il presidente mi diceva che gli ricordavo il suo ragioniere della Brianza. Non so se fosse un complimento. Anni dopo, al funerale di Raimondo Vianello, mi confidò: "Quando vedo la tua faccia in tv mi sento a casa". Il suo presentatore ideale era alto, magro e biondo, però si è divertito anche con me, sono 42 anni che vado in onda".

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"Mike, invece, - prosegue Gerry Scotti a Il Corriere - era burbero, sempre di corsa, ti passava accanto in corridoio e ti rimproverava. "Pettinati". "Togliti quella cravatta". "Che schifezza di giacca". Poi i retroscena sulla sua vita privata: "Da ragazzo andavo a ballare alle Rotonde di Garlasco. "Come ti chiami?". "Gerry Scotti". "Come l’industriale del riso?”. "Beh, sono suo figlio". E di colpo le ragazze mi svolazzavano intorno. L’ho raccontato a una convention. Dalle ultime file si alzò un signore: "Ecco perché cuccavo poco!". Era Dario Scotti, quello vero. Ma c’è gente convinta che il proprietario dell’azienda sia io". Poi con Cecchetto e Sandy Marton andavamo ad Ibiza. Abbiamo inaugurato ogni discoteca. Buttavamo dentro Sandy, su cento ragazze 20 svenivano, 30 si attaccavano a lui, 50 restavano intorno. Dai e dai... Ma non eravamo malaccio nemmeno noi".

"Non sono stato un grande donnaiolo, ero serio, avevo il vizio di fidanzarmi, mi piaceva - racconta - avere la ragazza fissa. E in tv, ho lavorato con le più belle. Se non sono finito nei guai con le Letterine, una più bella e sveglia dell’altra... Ero sensibile al loro fascino, in un periodo complicato, con la separazione. Però non mescolo lavoro e vita privata. Le mie preferite non sono mai state le più attraenti, ma quelle che si ricordano di dirmi buongiorno e buonasera".

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