Google annuncia i test per i suoi nuovi occhiali a realtà aumentata

Dopo diversi flop, tra cui i Google Glass, il "leader del web" ci riprova e annuncia per agosto l'avvio dei test per la sua nuova linea di occhiali smart

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Google, annunciati per agosto i primi test sui nuovi occhiali smart

Google rilancia i suoi occhiali a realtà aumentata. Il colosso del Big Tech ha in programma di testare i suoi nuovi occhiali ipertecnologici, eredi dei Google Glass, a partire dal prossimo mese. A darne l’annuncio è stata la società stessa con un post sul blog da parte del manager di prodotto Juston Payne. "Questo ci consentirà di capire meglio come tali dispositivi possono aiutare le persone nella loro vita quotidiana", ha scritto. 

"E nello sviluppare nuove esperienze, come la navigazione in realtà aumentata, potremo tener conto di fattori quali il tempo e gli incroci trafficati, che possono essere difficili, a volte impossibili, da ricreare completamente al chiuso".

Durante il suo ultimo I/O, l'evento per sviluppatori, Google ha mostrato il funzionamento di alcune app per i prototipi di occhiali, il cui design è ad oggi ancora sconosciuto. Tra questi, la traduzione in tempo reale, che mostra il testo tradotto sulla visuale di chi indossa gli occhiali, attraverso le lenti. The Verge riferisce che Google spera di spedire ai consumatori i "nuovi" Glass, dal nome in codice "Project Iris" nel 2024. Secondo una pagina di supporto di Google, l'azienda testerà un "piccolo numero" di prototipi in aree selezionate degli Stati Uniti con "rigorose limitazioni su dove i tester possono operare e sul tipo di attività in cui possono impegnarsi".

Gli utenti dovranno seguire "formazione su dispositivi, con protocolli per privacy e sicurezza". La società avverte che gli occhiali sembreranno dei modelli tradizionali ma con un display nell'obiettivo e "sensori visivi e audio" come un microfono e una fotocamera. Un indicatore LED indicherà alle persone nelle vicinanze se le registrazioni verranno salvate per "analisi", potendone richiedere l'eliminazione. "In caso di registrazione - prosegue Payne - i dati vengono prima oscurati nei contenuti sensibili, inclusi volti e targhe e poi archiviati su un server sicuro, con accesso limitato da parte di un numero ristretto di dipendenti. Dopo 30 giorni, tutto viene cancellato".