"L'errore di Craxi...". Davigo a La Piazza crea dibattito a Radio Radicale

L'ex magistrato alla kermesse di Affaritaliani.it svela: "Politici corrotti? Prendiamo solo quelli meno bravi e gli altri non sono ancora stati presi"

di Redazione Mediatech
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Davigo, la bomba su Tangentopoli a La Piazza fa notizia nelle radio

La Piazza di Affaritaliani.it crea dibattito anche nelle radio. Hanno fatto scalpore le parole dell'ex magistrato Piercamillo Davigo su tangentopoli e il caso viene dibattuto anche a Radio Radicale.

Queste le dichiarazioni dell'ex pm di Milano intervistato dal direttore di Affari Angelo Maria Perrino. "Le racconto l'errore che fece Craxi. Prima disse che il caso della mazzetta di Chiesa del Pio Albergo Trivulzio era isolato. Poi lo stesso Craxi intervenendo in Parlamento per difendersi dalle accuse di aver ricevuto mazzette, disse: "quello che ho fatto io qui lo avete fatto tutti".

Davigo sottolinea un aspetto: "Nessuno si alzò per protestare e dire che non era vero, perché nessuno sapeva esattamente cosa stesse avvenendo nel proprio partito. Ancora oggi - prosegue Davigo a La Piazza - prendiamo solo i politici corrotti meno bravi a nascondersi e gli altri non sono ancora stati presi".

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Ma andò proprio così? Si domandano a Radio Radicale. Così l'intervento di Davigo a La Piazza diventa l'occasione per far riascoltare le parole di Craxi e le reazioni del Parlamento, che confermano quanto sostenuto dal leader del Psi. In Aula solo silenzi e applausi al suo discorso.

La vera replica arrivò il giorno dopo, Radio Radicale fa riascoltare un audio di Marco Pannella sul caso: "Quando Bettino Craxi dice che siamo tutti colpevoli io non rispondo come gli altri. Questa deve essere una autodenuncia penale, ha ragione Bettino lo sapevano tutti. Quando noi proponemmo l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti noi eravamo isolati. Il partito comunista si schierò contro questa legge, ecco il monopartitismo anche sul piano del diritto. Andava esaltata la richiesta ma dal 1958 dal Msi al Pds avete sempre votato in un'unica direzione, confermandovi un monopartito e le cose non sono mai cambiate. No caro Bettino, non siamo tutti uguali".

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