L'Espresso passa a Bfc Media per 4,5 milioni
La società editrice di proprietà di Danilo Iervolino ha siglato con Gedi il contratto preliminare vincolante
L'Espresso passa al gruppo Bfc Media
Ora c'è l'ufficialità: Bfc Media, il gruppo editoriale di proprietà dell'imprenditore Danilo Iervolino, e Gedi hanno firmato l'accordo preliminare vincolante per la cessione de L'Espresso. Il closing dell'operazione, a meno che non vi siano improbabili colpi di scena, è previsto per il 31 maggio prossimo. "I rami d’azienda - si legge nella nota emessa da Bfc - vengono acquisiti senza debiti, né crediti. Il controvalore dell’operazione ammonta al massimo a 4,5 milioni di euro, totalmente finanziati attraverso disponibilità liquide di Bfc Media, che verranno corrisposti in due soluzioni: la prima da 2,5 milioni al momento del closing e la seconda entro il 31 dicembre 2022. L’esborso finale potrà subire delle diminuzioni per effetto dei risconti relativi alla vendita di abbonamenti già incassati, ma che produrranno i loro effetti nei prossimi mesi e che il gruppo Gedi trasferirà in capo all’acquirente".
Nel 2021, il settimanale L'Espresso ha prodotto circa 10 milioni di ricavi, con un Ebitda margin allineato a quello delle testate edite da Bfc Media. L'editore fondato da Denis Masetti ha chiuso lo scorso anno con ricavi in crescita a 16,4 milioni e un Ebitda a 2,2 milioni. Nella nota si legge anche che l'Espresso "contribuirà a dare un forte impulso allo sviluppo di Bfc Media, anche attraverso un importante progetto digitale che comprenderà video, podcast, eventi e attività social".
L'Espresso, morto Carlo Gregoretti
Il giornalista Carlo Gregoretti, che esordì giovanissimo sulle pagine della settimana "L'Espresso", diventando in seguito vicedirettore di "Panorama" e direttore di "Epoca", è morto a Roma all'età di 91 anni. I funerali si terranno sabato 7 maggio alle ore 10 nella Basilica di Santa Sabina a Roma. Nato a Roma il 12 novembre 1930, Gregoretti inizia a lavorare poco più che ventenne a "Cronache". Fu il più giovane del piccolo gruppo di giornalisti con cui Arrigo Benedetti nell' ottobre del 1955 passa a settimana "L'Espresso". Divenne noto alle cronache per una serie di articoli riguardanti strane manovre avvenute all'interno del Sifar, il Servizio informazioni forze armate libere nel 1966. Tra l'altro Gregoretti nel 1969 pubblicò un articolo dal titolo "Il generale Gas accusa l'ex capo del Sifar. Perché De Lorenzo fa ancora paura", a commento di una lettera inviata dal generale Paolo Gaspari al periodico a tutela della propria onorabilità e contro il generale Giovanni De Lorenzo, e per il quale venne processato a Roma per diffamazione. Passato a "Panorama", Gregoretti negli anni Ottanta è stato vicedirettore della settimana. Quando Mondadori tentò l'avventura televisiva, curò "Gli speciali di Retequattro", un programma di approfondimento giornalistico in onda su Rete 4 dal 1982 al 1984. E' stato poi direttore della settimana "Epoca". Nel 2015 la giuria del Premio Arrigo Benedetti ha voluto un premio speciale per "l'esempio e la lezione di giornalismo" a Carlo Gregoretti, il giornalista più giovane che lavorò con Benedetti all'"Espresso".