La crisi di governo in tv: floppano Mentana e Maggioni. Emerge Brindisi
Gli ascolti tv della giornata di ieri, giovedì 14 luglio, giorno in cui il Premier Mario Draghi ha annunciato le sue dimissioni
Crisi di governo, gli ascolti tv: la Rai non conquista il pubblico. Male Rete4 con Quarta Repubblica
Le dimissioni di Draghi hanno scandito il panorama televisivo di ieri, giovedì 14 luglio. Le reti hanno cominciato ad “agitarsi” già dal primo pomeriggio, con gli speciali del Tg1, del TgLa7, ma anche di “Quarta Repubblica” su Rete4, ed il monitoraggio attento delle all-news, SkyTg24, RaiNews e TgCom.
Il confronto si è protratto nei programmi dell’access prime time e, infine, in prima serata. Rai1 ha rinunciato alla replica di “Don Matteo” affidando il racconto della crisi di governo allo Speciale del Tg1 condotto dalla direttore Monica Maggioni. La trasmissione, aperta con Luigi Di Maio in collegamento, ospitando il commento di Matteo Renzi e avendo tra gli opinionisti Marco Damilano, Mario Sechi, Claudio Cerasa e Luigi Contu, e intervistando pure – tra gli altri – Lorenzo Fontana, Paolo Barelli, Enrico Borghi, si è fermata 1,226 milioni di spettatori e l’8,9% di share.
Crisi di governo? Gli italiani preferiscono la Tim Summer Hits
Un bilancio piuttosto magro. A trionfare, infatti, è stata la serata Rai2 con “Tim Summer Hits” a quota 1,389 milioni di spettatori e 11,8%, che conferma la difficoltà della rete a fare breccia in prima serata con l’approfondimento. Una fragilità che era emersa, in un passato anche recente, anche quando a condurre gli speciali era stato Bruno Vespa o Francesco Giorgino, celebre negli ultimi giorni per essere uscito dall’organico delle news della direttrice Maggioni. Diverso il discorso per La7 e Rete 4, in sfida dal pomeriggio.
Crisi di governo, gli ascolti tv: male Rete4 con Quarta Repubblica
In un contesto in cui su Rai1 il TG1 Edizione Straordinaria ha portato a casa il 9,8% di share, su Rete4 la versione speciale di “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro ha conseguito il 3,9% con il TgLa7 Speciale condotto dal “maratoneta” Enrico Mentana al 4,8%.
Crisi di governo, gli ascolti tv: In Onda batte
Su Rete4, “Controcorrente” ha "incollato" al televisore 897mila spettatori registrando il 5,9% di share nella prima parte e 819mila e il 5,2% nella seconda parte. Su La7 “In Onda” ha avuto 1,128 milioni di spettatori e 7,2%. Mentre su Rai2, “Tg2 Post” ha conseguito 1,047 milioni di spettatori con il 6,7%.
Come scrive Primaonline, infine, c’è stata la sfida tra le “ibride” tematiche del prime time, vinta dal sempre meno “Carneade” Giuseppe Brindisi. “Zona Bianca” con Matteo Renzi, Luigi Di Maio, Licia Ronzulli, Alessia Rotta, Lorenzo Fontana, Stefano Zurlo, Giovanni Donzelli, Hoara Borselli tra i partecipanti, parlando anche di altri temi, ha riscosso 846mila spettatori ed il 7% di share.
E il carneade Brindisi Giuseppe, cazzu cazzu, fece con Lavrov lo scoop mondiale
Fermandosi prima, su La7 la puntata extralarge di “In Onda”, ospitando nel prolungamento Roberto Speranza, Lucia Azzolina, Matteo Renzi, Luca Telese, Marzio Breda, Ignazio Marino, Giancarlo De Cataldo, Sergio Rizzo, Sebastiano Barisoni, ha registrato 684mila spettatori ed il 5,1% di share.
Infine, discrete sono state le prestazioni delle all-news, paradossalmente danneggiate dalla copertura super esperita dalle generaliste e dalle “ibride” d’informazione. Questi i dati, in sintesi: nel giorno medio Sky TG24 ha riscosso 69mila spettatori con lo 0,9%, viaggiando allo stesso ritmo di Rai News 24 (63mila e 0,9%), mentre è arrivata distante Tgcom24 (con 39mila spettatori e lo 0,6%).
Nella fascia clou, quella tra le 18.00 e le 21.00, Sky TG24 ha conseguito 108mila spettatori mantenendo lo 0,9% e distaccando Rai News 24, calata a 76mila e 0,6% subendo la concorrenza delle generaliste, a partire da quelle Rai. Staccato anche in questo caso è stato Tgcom24 (57mila e 0,5%). La migliore edizione per Sky TG24 è stata quella delle ore 20 (coincisa con il respingimento di Mattarella delle dimissioni) che ha raggiunto quota 145mila spettatori.