La7, Zelensky non traina gli ascolti tv: la tanto attesa serie-evento fa flop

La fiction Servo del popolo, tradotto in italiano, non conquista il pubblico e fa, al massimo, il 3,4% di share. Il colpaccio di La7 fa acqua da tutte le parti

Zelensky attore, in uno screenshot dalla serie "Servant of the People"
MediaTech
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Servant of the People, il "colpaccio" di Cairo un mezzo flop? Il picco della serie raggiunge a malapena il 3,4% di share

Cairo pensava di aver fatto il colpaccio, ma non è andata esattamente così. La serie tv con il presidente ucraino Zelensky, “Servant of the People” non sta conquistando come previsto il pubblico italiano. La7 l'aveva addirittura soffiata alla grande e potente Netflix, ma la tanto promossa serie evento ha finito per rivelarsi un mezzo flop. Il debutto non è stato dei migliori. Le prime tre puntate, spalmate e trasmesse tutte insieme il 4 aprile, hanno registrato 821 mila spettatori portando a casa il 3,4% di share. Ironico pensare che, quella stessa sera, Quarta Repubblica con Nicola Porro su Rete4 aveva fatto leggermente meglio (970 mila e il 5,6%) parlando proprio della guerra in Ucraina.

Ma Quarta Repubblica e Porro non sono gli esempi giusti. Per fare un confronto più equo, bisogna paragonare l'esordio di “Servant of the People” con quello di un’altra serie evento: Chernobyl. Anche qui, purtroppo per il patron Urbano Cairo, sono dolori. Quando a giugno 2020 la serie sul celebre disastro atomico passò da Sky in chiaro su La7, sfondò subito il muro degli 1,3 milioni di spettatori toccando il 6,5% di share. Cosa possiamo capire da ciò? Facile, che già all'inizio il titolo con Zelensky traballava. E con il proseguire degli episodi la situazione non è migliorata.

Lunedì scorso, infatti, lo share della serie con il presidente assediato è crollato all'1,9%. Per non parlare del numero di spettatori, praticamente dimezzatosi: erano appena in 449 mila a guardare la fiction. Ergo, è stata una brutta doccia fredda.

Servant of the People su La7, perchè guardare la serie con Zelensky?

Tra i motivi che possono spingere il pubblico a guardare la serie, è il chiaro gioco di specchi che si nasconde all’interno. Un attore che recita nel ruolo di professore che, spinto da valori ideali, viene nominato presidente della nazione e che, alla fine, proprio grazie alla popolarità derivata da questa interpretazione, si candida nella realtà e diventa presidente dell’Ucraina. Insomma, qui la realtà ha superato la fantasia.

Vero è, però, che siamo “bombardati” dalle notizie sulla guerra e vedere la versione serena e rilassata di Volodymyr Zelensky non entusiasma granché. Ci basta già la “versione assediata” che invoca aiuti militari a ogni edizione del telegiornale.

Comunque, per il canale di Cairo, forse non è questo il format televisivo azzeccato. La7 ha voluto, infatti, rilanciare la serie americana “Yellowstone”. Il punto è che mentre in Patria va benissimo, sabato sera si è fermata a 344 mila spettatori e, come “Servant of the People”, al 1,9% di share. Che le serie tv non facciano per La7?

 

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