Lady Soumahoro, "guerra" interna a Repubblica. L'attacco a Concita De Gregorio
La replica sul suo stesso giornale: "Liliane Murekatete? Il suo lusso esibito è uno schiaffo ai poveri". Il paragone con Chiara Ferragni non è piaciuto a molti
"Lady Soumahoro come Chiara Ferragni". A Repubblica scoppia il caos
Scoppia il caos a Repubblica per l'articolo di Concita De Gregorio sul caso lady Soumahoro. La giornalista e conduttrice di "In onda" su La7 aveva scritto ieri in difesa della moglie del deputato di Sinistra Italiana e Verdi finito al centro dello scandalo per le coop di famiglia. "Perchè - scriveva De Gregorio - si attacca lei e non Chiara Ferragni? Entrambe fanno foto seminude e amano gli abiti firmati. Forse è perchè lei è nera?". Il suo pezzo ha provocato la reazione, ma non solo dei giornali considerati di destra, che l'hanno attaccata duramente, ma anche dei suoi stessi colleghi. Tanto che, sul suo stesso giornale, è arrivata la replica, con un articolo scritto da Francesco Boi, che ribalta totalmente lo scenario.
È sbagliato - scrive Repubblica - accostare Chiara Ferragni o Diletta Leotta a Liliane Murekatete. Possiamo discutere se sia legittimo o meno, quanto sia davvero femminista “vendersi” la propria nudità per vendere un prodotto, quanto dobbiamo essere post-moderni per ritenerla una cosa normale. Io penso, pasolinianamente, che sarebbe meglio non essere così proni alla cultura consumista di massa – che spinge a consumare anche il proprio corpo – ma mi rendo conto che il mondo, purtroppo anche il mondo della maggioranza delle donne, va da un’altra parte. Lo accetto, come Concita, senza moralismi. Lo accetto da Ferragni, liberissima di fare quello che vuole. Non lo accetterei invece da Murekatete, che di mestiere non fa l’influencer, ma dovrebbe gestire una cooperativa che aiuta gli ultimi tra gli ultimi, quelli arrivati in Italia senza nemmeno un paio di scarpe.