Libero, Feltri-Sallusti: è scontro. "L'ho scelto io ma ora mi volta le spalle"

Ora si aspetta "il benservito con calma olimpica". Dopo i recenti licenziamenti a Libero è scontro ex e nuovo direttore a suon di cinguettii

Vittorio Feltri
MediaTech
Condividi su:

Libero, Vittorio Feltri contro la nuova linea Sallusti: "Caccia quelli bravi"

Lo storico direttore di Libero non se le tiene sul nuovo, Alessandro Sallusti, e la carrellata di licenziamenti che ha visto fare le valigie anche Becchi. I toni diplomatici iniziali, quando Vittorio Feltri in riferimento allo "strano articolo" del Fatto che lo faceva "spodestare" dal collega Sallusti smentiva sottolineando che "anzi sono stato io a far prendere Sallusti dal nostro editore", lasciano ora il posto a parole di tutt'altro rilievo. A Libero vengono mandati via i giornalisti migliori, osserva. "Presto licenzieranno anche Azzurra Barbuto perché ricca di talento. Questo è il nuovo corso inaugurato a Libero" sottolinea a suon di tweet. "Anche io a Libero sono considerato un peso morto, a Sallusti, che ho assunto tre volte, sto sul gozzo. La gratitudine è il sentimento della vigilia. Mi aspetto il benservito con calma olimpica". Di altri licenziamenti, riferisce poi Feltri, decisi dalla direzione del quotidiano, rimarcando una volta di più il suo dissenso. "Anche Costanza Cavalli, brillante e colta cronista di Libero è stata licenziata. Ovvio. I giornalisti bravi vanno cacciati, quelli scadenti hanno il posto fisso. Questa è la regola nuova". "Il prof Becchi, uno dei pochi intellettuali che non fa escursioni sugli specchi, non è più un prezioso collaboratore di Libero. Non gli è stato rinnovato il contratto. Guai ai bravi".