Lush volta le spalle ai social network, "non offrono un ambiente sicuro"

Questa volta sembra sia definitivo: Lush abbandona tutti i social

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Lush non ci sta e dà l'annuncio: cancellerà i propri account da tutti i social network

A partire da venerdì 26 novembre 2021, il brand mondiale Lush volterà le spalle a Instagram, Facebook, TikTok e Snapchat, fino a quando queste piattaforme non saranno in grado di mettere in atto misure volte a offrire un ambiente più sicuro ai propri utenti. Questa nuova policy sarà in vigore in tutti i 48 paesi in cui Lush opera. Così come le prove contro il cambiamento climatico sono state ignorate e sminuite per decenni, gli allarmi sui gravi effetti dei social media vengono a malapena ascoltati. Lush, nota per le sue posizioni all’avanguardia e per la volontà di stimolare il cambiamento, ha deciso di contrastare questi gravi problemi agendo e dando un segnale forte, senza aspettare che altri prendano atto dell’esistenza di un problema reale.

"Come molti teenager prima di noi, Lush ha provato a uscire dai social media in passato, ma la nostra FOMO è grande, e la nostra compulsione ad utilizzare le varie piattaforme ci ha portato a ritrovarci lì, nonostante le nostre migliori intenzioni. Quindi eccoci di nuovo qui, mentre cerchiamo di 'disintossicarci'", scrive la società in una nota. 

Lush diventa anti-social

Bullismo, fake news, posizioni estreme, FOMO, sindrome da vibrazione fantasma, algoritmi manipolativi; un flusso che scorre senza fine, che porta a un aumento considerovole dei tassi di suicidio giovanile, depressione e ansia.

“Come inventore di bombe da bagno, tutti i miei sforzi sono dedicati a creare prodotti capaci di aiutare le persone a disconnettersi, rilassarsi e prendersi cura del proprio benessere. Le piattaforme social sono diventate l’antitesi di quello che vogliamo offrire, con algoritmi studiati per tenere le persone davanti allo schermo e impedirgli di disconnettersi e rilassarsi”, ha dichiarato Jack Constantine - CDO & Product Inventor Lush

“Non chiederemmo ai nostri clienti di venire a trovarci in un vicolo buio e pericoloso, mentre alcune piattaforme social stanno iniziando a diventare posti nei quali nessuno dovrebbe essere incoraggiato ad andare. Qualcosa deve cambiare. Noi speriamo che le piattaforme introducano in futuro linee guida più rigide, e speriamo che regolamentazioni internazionali si traducano presto in legge. Ma non possiamo aspettare. Ci sentiamo obbligati a prendere le nostre misure per proteggere i nostri clienti dai danni e dalle manipolazioni che possono subire mentre entrano in contatto con noi sui canali social.

Quindi Lush uscirà da Facebook, Instagram, TikTok e Snapchat fino a che queste piattaforme non potranno offrire un ambiente più sicuro per i propri utenti. “Ho trascorso tutta la vita a evitare di utilizzare ingredienti dannosi nei miei prodotti. Ci sono oggi prove schiaccianti che evidenziano quanto siamo a rischio quando utilizziamo i social media. Non ho intenzione di esporre i miei clienti a questo rischio, per cui è il momento di uscire dal giro”, Mark Constantine OBE, Co-Founder, CEO & Product Inventor

Lush promette di non diventare completamente anti-social. Faremo il possibile per trovare nuovi modi per connetterci, per costruire altrove canali di comunicazione migliori, oltre ad utilizzare i vecchi percorsi già provati e testati. Per ora possiamo connetterci con la community su Twitter e YouTube ogni giorno: qui infatti non serve cliccare Mi Piace, Iscriversi o Ricevere Notifiche. Le persone possono semplicemente fare un salto e venire a trovarci quando vogliono. Abbiamo sempre moltissimo da dire, ma quando saliamo su un palco vogliamo che sia sicuro.

Quando il social diventa acido

Lush è sempre stato un brand social e ha sempre esplorato modi unici per comunicare direttamente con i propri clienti. Dai pionieristici cataloghi di Cosmetics To Go (l’azienda dalla quale Lush è nata nel 1995), ai mitici giornali Lush Times degli albori, dal primissimo forum Lush per i clienti alla rapida adozione dei social media, l’obiettivo di Lush è sempre stato quello di interagire con le persone che amano i prodotti del brand e ascoltare quello che hanno da dire.

Lush ha inoltre sempre sostenuto il benessere. “Crediamo nei lunghi bagni a lume di candela, nel risparmiare acqua facendo la doccia in due, nei massaggi sensuali, nel profumare il mondo e nel diritto di fare errori, perdere tutto e ripartire da zero” è una delle dichiarazioni di missione, riportata sulle vetrine di tutti i negozi del mondo e al centro dello scopo stesso dell’azienda. Quando si arriva a un punto in cui il benessere dei clienti è messo in pericolo a causa dei canali che il brand utilizza per restare in contatto con loro, allora qualcosa non va. Lush crede che la tecnologia dovrebbe essere costruita per il bene comune e per impattare sul cambiamento sociale positivo, per questo, nel corso degli anni, il brand si è impegnato in diverse campagne in questo senso.

Per esempio, per il Black Friday del 2016, Lush ha collaborato con l’organizzazione per i diritti digitali Access Now per la campagna globale #KeepItOn contro i blackout di internet ordinati dai governi. In quell’occasione, con la bomba da bagno #Error404 sono stati raccolti £250.000 per istituire un Digital Fund, nato proprio per sostenere Access Now e molti attivisti digitali che in tutto il mondo lottano per mantenere internet libero, aperto e sicuro.

Nel 2018, a seguito delle dichiarazioni di Facebook sullo scandalo che ha visto i dati di 29 milioni di utenti trapelare a causa di un bug, Lush ha prodotto una tote bag in edizione limitata con lo slogan “What the Zuck?” che è stata venduta alla conferenza The Next Web 2018 e il cui ricavato è stato interamente riversato nel Lush Digital Fund per sostenere iniziative tech for good a livello globale.

Per la conferenza The Next Web 2019, Lush ha collaborato con Bits of Freedom, un’organizzazione olandese per i diritti digitali che si occupa di “privacy e libertà di comunicazione online.” In questa occasione Lush ha prodotto una nuova tote bag con lo slogan “Take CTRL” per sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare le persone a fare scelte consapevoli nel modo in cui usano, scelgono e consumano la tecnologia. Il ricavato di questa borsa in edizione limitata è andato a Bits of Freedom per sostenere la loro missione di costruire una nuova “digital toolbox” per informare e dare alle persone gli strumenti necessari per diventare consumatori di tecnologia consapevoli.