"Mary Poppins non è più un film adatto ai bambini: linguaggio discriminatorio"

La clamorosa decisione della Gran Bretagna sulla pellicola Disney, una delle più famose e amate di sempre

di Redazione Mediatech
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Mary Poppins vietato ai bambini, la decisione che cambia la storia

In Gran Bretagna, d'ora in poi, il film più iconico per i bambini sarà vietato: "Una pellicola discriminatoria". Questa è al clamorosa decisione presa su "Mary Poppins" della Disney. La sua classificazione è passata da "film per tutti" a "film per minori di 12 anni ma solo se accompagnati da una persona adulta". I bambini, quindi, in linea teorica non potrebbero più guardare il film senza la presenza di un adulto. Il British Board of Film Classification ha inasprito la censura per età della pellicola del 1964 diretta da Robert Stevenson Il motivo: un termine dispregiativo ("ottentotti") originariamente usato dagli europei bianchi per i popoli nomadi dell’Africa meridionale viene utilizzato per indicare gli spazzacamini con la faccia sporca di fuliggine.

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L'ammiraglio Boom, interpretato nel film da Reginald Owen, pronuncia due volte quello che quindi è considerato un insulto. Sotto accusa è quindi finito il linguaggio utilizzato dalla tata più famosa della storia (Julie Andrews). La British Board of Film Classification, contattata dal Daily Mail circa la questione, ha dichiarato al quotidiano inglese che la mancanza di condanna del linguaggio dell'ammiraglio è stata considerata una ragione per aumentare il limite d'età. Non basterà più un po' di zucchero per mandare giù la pillola, come suggerito dalla tata e i bambini non impareranno a memoria quello scioglilingua "supercalifragilisischespiralidoso", magari è discriminatorio pure quello. Chissà.