Meta "punta" dalle api. Il data center a energia nucleare si scontra con la conservazione dell'ambiente: non si farà

Il sito scelto non è adatto, in quel luogo vive una rara specie di api a rischio estinzione. Zuckerberg "cacciato" dagli animalisti

di Redazione Mediatech
Mark Zuckerberg
MediaTech

Meta, niente data center a energia nucleare per l'intelligenza artificiale. Ambientalisti in rivolta, a rischio le api

Meta, la società fondata da Mark Zuckerberg che comprende anche i social Facebook e Instagram vuole investire nell'intelligenza artificiale e in particolare su un data center alimentato da energia nucleare. Il gruppo ha individuato anche il luogo giusto per costruire questa enorme struttura negli Stati Uniti, ma c'è un problema. Proprio nella zona prescelta vive una rara specie di api e questa costruzione metterebbe a rischio l'esistenza di questi insetti. Così - riporta il Financial Times - Meta ha deciso di rivolgersi altrove e costruire questo data center in un posto che non impatti sulla conservazione ambientale. Meta, seguendo l’esempio di altri colossi tecnologici, ha cominciato a esplorare l’energia nucleare come una soluzione sostenibile per soddisfare l’aumento delle richieste elettriche dei suoi data center per l’intelligenza artificiale.

Leggi anche: Ascolti tv, Urbano Cairo festeggia, La7 boom: terza rete serale a ottobre con Mentana, Gruber e... I trend del successo

Ma la scoperta della rara specie di api nel sito pianificato per il data center di Meta ha portato a ritardi e complicazioni significativi. Le normative ambientali - prosegue Il Financial Times - tendono a proteggere le specie in pericolo, e questo può fermare o alterare progetti di sviluppo. Meta era in trattativa con un gestore di centrali nucleari per la costruzione di un centro negli Stati Uniti a supporto delle attività di intelligenza artificiale dell’azienda. Tuttavia, lo stesso Mark Zuckerberg ha dichiarato, in una riunione con tutti i dipendenti, che la scoperta della specie di api in un luogo vicino al sito su cui avrebbe dovuto essere costruito l’impianto in programma, è stata in parte la causa dell’annullamento dei piani.

Tags: