Montesano cacciato per la maglia fascista querela la Rai: "Tutti sapevano"

Il comico passa al contrattacco dopo l'espulsione da "Ballando con le stelle". Esplode il caso

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Montesano querela la Rai. La soffiata di Selvaggia Lucarelli

Enrico Montesano è finito ancora una volta nella bufera. Dopo le sue posizioni pro no vax sul Covid e le relative polemiche, adesso il comico è stato anche cacciato dalla trasmissione Rai "Ballando con le stelle", a causa di una maglietta con simboli fascisti indossata durante le prove di ballo e andate in onda in prima serata.

La Rai - si legge sul Foglio - ha deciso di espellerlo. Questa la ragione ufficiale: durante una delle prove, il comico ha indossato una maglia della X Mas, formazione militare della Repubblica di Salò. A denunciare questa sfilata di simboli malandati è stata Selvaggia Lucarelli che a sua volta è la "giurata" del programma Ballando con le stelle.

Ma il comico - riporta Open - non ci sta: ha dato così "mandato al suo avvocato insieme al suo agente di esaminare la situazione per tutelare al meglio la sua identità personale e la sua onorabilità". A riferirlo è lo stesso attore che ha sottolineato come la maglietta al centro delle polemiche sia stata "vista dai rappresentanti della Rai sia durante le prove della sua prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, sia nel montaggio senza alcuna obiezione" e che tutto "il materiale montato è stato ulteriormente esaminato senza obiezioni in merito".

Ballando con le stelle, Montesano querela la Rai. L'appoggio di Mentana

"'N'apocalisse!', esclamava al culmine del suo monologo Felice Allegria, il personaggio che impose all'attenzione del pubblico televisivo Enrico Montesano, ormai mezzo secolo fa. E una apocalisse mediatica si abbatte oggi sull'attore romano, per quella incredibile maglietta della Decima Mas (con tanto di motto inequivocabile, 'Memento audere semper' scritto sul dorso) indossata durante le prove del programma a cui partecipa/va, 'Ballando con le stelle''.

E’ quanto scrive su Facebook il direttore del Tg La7 Enrico Mentana sulla bufera che si è abbattuta sull’attore.

''Montesano è stato espulso, già lo sapete. Cartellino rosso, via dalla gara. E per quanto vi possa sembrare sconveniente non sono affatto d'accordo - sottolinea Mentana - Non do e non accetto lezioni di antifascismo. Se avessero vinto quelli per cui combatteva la Decima Mas non sarei nato, e idealmente starei sempre e comunque con chi sfilava a Milano quel 25 aprile del 1945. Ma il fallo da espulsione contestato a Montesano sta dieci gradini sotto il busto di Mussolini esibito in casa della seconda carica dello Stato. Non solo''.

''Non amo l'indignazione a scoppio ritardato - prosegue il direttore del Tg La7 - Ieri sera, quando le immagini delle prove di ballo con la famigerata maglietta sono state trasmesse, nessuno si è accorto di niente. Nessuno. Né si era accorto di nulla chi aveva fatto le riprese di quelle prove, chi le aveva montate, chi le aveva visionate, chi le ha messe in onda''.

Le parole di Veneziani

"Se questo branco di ignoranti, arroganti, intolleranti che chiede di censurare Enrico Montesano sapesse che il motto Memento audere semper sulla sua maglietta non è fascista ma fu coniato da d’Annunzio nella prima guerra mondiale e ricorda la beffa di Buccari del 1918…". A scriverlo su Twitter è il giornalista e scrittore Marcello Veneziani.

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