Musk e l'accusa choc a Apple: "Vogliono boicottare l'app di Twitter"

Il miliardario sudafricano, con una serie di tweet, ha lanciato forti accuse al colosso di Cupertino

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Elon Musk accusa Apple di voler boicottare Twitter

Aria di crisi tra Elon Musk e Apple. Il genio, miliardario e filantropo sudafricano ha accusato il colosso di Cupertino di aver interrotto la pubblicità su Twitter. E lo fa non agendo nell’ombra, ma con un tweet visibile da tutto il mondo del web.  

Apple ha quasi sospeso la pubblicità su Twitter. Odiano la libertà di parola in America?”. Il riferimento, per chi non avesse seguito la vicenda, è al nuovo corso imposto da Musk al social, ovvero una politica di moderazione molto più permissiva, un'amnistia generalizzata per tutti gli account sospesi e la promessa che ogni opinione avrebbe trovato spazio sul social.

Poi, in un secondo tweet, chiama in causa direttamente il numero uno della Mela: “Cosa sta succedendo Tim Cook?”, tuona Mr Tesla con un tweet. Al momento della scrittura di questo articolo, il Ceo Cook non ha ancora risposto. Né Apple ha rilasciato commenti sulle accuse di Musk. Non solo. Musk ha accusato direttamente Apple di aver minacciato di rimuovere Twitter dall'App Store (lo store ufficiale di Apple), ma "senza spiegarci perché".

I grandi marchi tolgono la pubblicità da Twitter

Già all’inizio di novembre, Musk aveva dichiarato che Twitter aveva registrato un "massiccio" calo delle entrate, incolpando gli attivisti di aver fatto pressioni sugli inserzionisti. Diverse aziende, tra cui General Mills e Audi, hanno sospeso la pubblicità su Twitter da quando Musk ne è diventato il proprietariper 44 miliardi.

Sospensione decisa anche da General Motors, che però ha precisato che si tratta di una scelta "temporanea". Ma sono centinaia i marchi che hanno deciso di interrompere le pubblicità sul social. Una frenata dei ricavi che, secondo il Financial Times, potrebbe costare fino alla cifra monstre di 5 miliardi di dollari l'anno.

La pubblicità di Apple su Twitter

Apple, secondo Reuters che riporta dati dell’osservatorio Pathmatics, avrebbe speso circa 131.600 dollari in pubblicità su Twitter tra il 10 e il 16 novembre, in calo rispetto ai 220.800 dollari spesi tra il 16 e il 22 ottobre, la settimana prima che Musk chiudesse l'acquisizione del social. Il sospetto è che nelle ultime settimane il calo possa essersi accentuato.

In queste ore Musk sta continuando a twittare contro Apple. Prima ha lanciato un sondaggio in cui chiede ai propri follower se Apple debba pubblicare la lista delle azioni di censura intraprese a danno dei propri utenti (301 mila voti nei primi 20 minuti).

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