Nicola Porro acquisisce Liberilibri e va a pranzo con Cairo. Sostituirà Giletti a La7?
Nicola Porro si tuffa in una nuova avventura. E, nel frattempo, va a pranzo con "Mr La7" Urbano Cairo... Qualcosa bolle in pentola
Porro acquisisce la casa editrice Liberilibri. Poi il pranzo con Cairo, sostituirà Giletti a La7?
Giornalista, conduttore televisivo e ora anche editore di libri. Il vice-direttore del Giornale e conduttore di “Quarta Repubblica”, con altri 4 soci ha rilevato Liberilibri, casa editrice di colossi del pensiero libero come Voltaire, Cossiga e Nordio.
Sentito da Affaritaliani.it, Porro ha affermato: “Da editore e direttore di un giornale online, dopo tanti anni di ‘onorato servizio’ nel mondo dell’informazione, online e cartacea, ho voluto provare a buttarmi sui libri. Ho rilevato la società con l’obbiettivo di creare una community e trasformarla in un pilastro contro il pensiero unico e il mainstream culturale. Anche da giovane, ero un abituale lettore dei testi di Liberilibri”.
Poi, la creazione di un sistema “innovativo” per il settore: l’abbonamento. “Si tratta, come è evidente, sia di un classico abbonamento sia di un modo per sostenere con un’azione di mercato una casa editrice che ha fatto della battaglia per il libero pensiero e per la libera azione degli individui la propria cifra distintiva”, spiega Porro. “Una battaglia che richiede mezzi maggiori per essere proseguita e ampliata ma che richiede soprattutto il coraggio e la curiosità di servirsi della propria intelligenza contro il conformismo dilagante. Un conformismo che ha i tratti di un totalitarismo bonario”.
“Per essere liberi è necessario pensare, per pensare è necessario parlare – ha aggiunto - Tuttavia, nelle nostre società vediamo delinearsi l’inquietante ombra di un’ideologia unica che sta minando la libertà di parlare e quindi di pensare. L’ultimo baluardo a difesa della vita pensante sono i libri, perché è da lì che si annidano le idee che cambiano il corso delle cose”.
Spostandoci dai libri al Giornale, l’eclettico Porro dice che, dopo il passaggio di proprietà dalla famiglia Berlusconi agli Angelucci (ne abbiamo scritto qui), non c’è ancora stato un contatto con i nuovi “padroni”, affermando di non aver parlato con nessuno. E alla domanda se trovasse positiva l’operazione di cessione, ha risposto con un tono tra il seccato e il perplesso.
Sulla televisione, invece, il conduttore di “Quarta Repubblica” preferisce chiosare sull’argomento con un no-comment. E proprio sull’argomento televisione, Affari può rivelare che, dai rumori di fondo, durante il colloquio telefonico si poteva intuire che Porro era a pranzo con il patron di La7, Urbano Cairo.
Sarà che il nuovo editore de Liberilibri, tra insoddisfazione per il cambio di proprietà del Giornale e un possibile improvviso disamoramento per Mediaset, stia trattando per una possibile entrata in scena nella rete di Cairo dopo l’addio di Massimo Giletti e il caos conseguente alla chiusura di “Non è l’Arena”? Tra l’altro, i due conduttori appaiono anche piuttosto simili tra loro. Capello sbarazzino ma al tempo stesso ordinato, un amore sfrenato per i temi delicati e “fare” da show man. Per ora, considerando i discreti ascolti di Quarta Repubblica (4,2% di share per oltre 700 mila spettatori nell’ultima puntata di lunedì 24 aprile), appare difficile un cambio di rete così repentino. Ma si sa, nell’ambiente televisivo tutto è possibile… E, di sicuro, qualcosa bolle in pentola