Nomine 1/ Sergio indeciso: Rai o una partecipata? Mellone verso la fiction

Terremoto in Rai: l'Amministratore delegato Sergio non sembrerebbe essere disposto a un nuovo turno a viale Mazzini

di Marco Scotti
Roberto Sergio Angelo Mellone
MediaTech

Rai, futuro incerto: Sergio punta a una partecipata. E per il direttore dell'intrattenimento Daytime Mellone si prospetta un nuovo ruolo

La partita delle nomine si avvicina nuovamente. Neanche il tempo di digerire quanto successo tra Eni, Enel, Leonardo, Terna e Poste, che già è tempo di sedersi di nuovo intorno a un tavolo. Il 2024 vedrà il rinnovo dei cda di Ferrovie, Poste e della Rai. Tre pesi massimi su cui Affaritaliani.it ha potuto raccogliere diverse indiscrezioni. Un romanzo in tre puntate. Cui se ne aggiunge una quarta che riguarda l’Acri e le Fondazioni bancarie.

Iniziamo proprio dalla Rai, che, pur essendo quella meno rilevante dal punto di vista dimensionale, è anche quella che ha maggiore eco mediatica. Il cda di Viale Mazzini verrà rinnovato a giugno del prossimo anno. Partiamo dall’assunto che Giorgia Meloni – che anche in questo caso intende giocare la partita in prima persona – non è del tutto soddisfatta di come il duo Roberto Sergio-Giampaolo Rossi sta giocando la partita. Sono stati fatti partire, seppur con mille scusanti, Fazio&Littizzetto e si è scelto di puntare su alcune trasmissioni non esattamente di successo.

Ma la premier sa bene che i due dirigenti non sono stati, per usare un eufemismo, agevolati nello svolgimento delle loro funzioni. C’è però una novità di grande rilievo: Sergio non sembrerebbe essere disposto - dicono gli ultimi rumor - a un nuovo turno, magari come presidente, con Rossi che invece diventerebbe amministratore delegato. E questo perché l’attuale AD sembrerebbe – dicono le voci - aver messo nel mirino la nomina in qualche azienda partecipata.

Per raggiungere questo obiettivo avrebbe una doppia possibilità: o approfittare della conclusione naturale dell’attuale cda per provare il grande salto in un’azienda come Ferrovie, magari provando a strappare la presidenza che sarà indicata dalla Meloni. Oppure aspettare un anno, tornando a occuparsi della Radio della Rai e poi cercare una nomina in qualche altra azienda. Attenzione, sono voci che si rincorrono nei corridoi di Viale Mazzini, non granitiche certezze.

Restando ancora in tema Rai, pare che Angelo Mellone, oggi a capo del daytime, potrebbe essere dirottato alla fiction. Avrebbe questa logica, quindi, la promozione di Alberto Matano a suo vice. Mellone, vicinissimo ad Arianna Meloni, avrebbe però un’altra possibilità nei prossimi mesi: quella di diventare presidente della nuova Biennale d’arte di Taranto che partirà a luglio del prossimo anno. Da qui alla prossima estate ci sarà da divertirsi, insomma.

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