Nomine Rai, Meloni pronta a scaricare Agnes. Per la presidenza in pole Minoli o Di Bella
Non c'è accordo nella maggioranza e addirittura il Pd minaccia di disertare l'elezione di giovedì. La premier interviene per evitare la paralisi
Nomine Rai, giovedì si vota ma l'accordo non c'è. Si cerca un nome di garanzia per la presidenza
Sulle nomine Rai manca l'accordo, ma la premier Meloni ha deciso di procedere ugualmente con l'iter e salvo nuovi a questo punto clamorosi colpi di scena, giovedì si vota. Camera e Senato si riuniranno per eleggere i quattro consiglieri di amministrazione di indicazione parlamentare.
Subito dopo - riporta La Repubblica - il ministero dell’Economia, nella sua veste di azionista di controllo, designerà l’amministratore delegato — ovvero il meloniano Giampaolo Rossi, che scambierà il posto di direttore generale con l’attuale ad Roberto Sergio — e un altro consigliere, la forzista Simona Agnes, destinato per prassi ad assumere la presidenza. Ma qui c'è ancora un nodo da sciogliere e che rischia di creare la paralisi.
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La nomina di Agnes può avvenire infatti direttamente in commissione di Vigilanza con il quorum dei due terzi. Ma quei voti alla maggioranza al momento mancano, si tratta di due per l’esattezza, a causa del muro alzato dai partiti di minoranza, d’accordo nel far fronte comune contro l’occupazione militare della Rai da parte del centrodestra.
La contesa, per il M5s va limitata alla sola presidenza, che dovrà essere "di garanzia", ovvero affidata a una personalità condivisa e super partes. Fra i nomi più gettonati: Giovanni Minoli o Antonio Di Bella. Una diversità di vedute con il Pd che potrebbe spezzare, su una partita tanto importante, il fronte comune del centrosinistra. Meloni, per evitare la paralisi, potrebbe decidere di scaricare Agnes.