La7, Giletti vuole condurre da Mosca: non bastava il flop di Odessa

Il conduttore non teme il secondo flop e punta a condurre la prossima puntata del suo show da Piazza Rossa, nella capitale russa

Massimo Giletti nel servizio a Odessa di domenica 20 marzo
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Non è l'Arena, Giletti punta alla conduzione da Piazza Rossa a Mosca, lo staff: "Sarebbe surreale"

Dopo Salvini, ora è Giletti a voler andare a Mosca. Il conduttore di “Non è l’Arena” aveva già condotto dal “campo di battaglia” quando ad aprile andò a Odessa, in Ucraina, scatenando tra l’altro numerose polemiche. Ma ora, Massimo Giletti è pronto per condurre lo show dalla Piazza Rossa di Mosca questa domenica 5 giugno, su La7 alle 21.20. Tra l’altro, secondo fonti vicine al programma, la messa in onda dalla capitale russa non sarebbe un lampo di genio degli ultimi giorni, ma sarebbe anzi da tempo in fase organizzativa.

Il conduttore starebbe inoltre trattando per avere in diretta Marija Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri Sergej Lavrov, che nel corso di questi mesi di guerra ha sostenuto le ragioni del Cremlino: il 23 febbraio scorso, è stata anche sanzionata dall’Unione europea “per aver promosso il dispiegamento di forze russe in Ucraina”.

Come accennato, dopo la puntata trasmessa da Odessa, lo scorso marzo, Giletti aveva dovuto rispondere a polemiche e accuse di “spettacolarizzazione della guerra”. La7 si era schierata dalla parte del suo giornalista e conduttore: “Lui, videomaker, operatori e tecnici hanno lavorato al meglio e in una situazione di grande rischio per offrire al pubblico un racconto inedito e originale. Le critiche che ha ricevuto sono del tutto ingenerose, l’oggettività di quanto è stato fatto è un dato incontrovertibile che il pubblico ha riconosciuto e apprezzato”.

Non è l'Arena, la produttrice Fontanesi: "Giletti a Mosca? Sarebbe surreale"

Sentita da Repubblica, la produttrice esecutiva di “Non è l'ArenaRachele Fontanesi, ha spiegato: "Giletti vuole fare questa puntata e tutto è pronto, ma siamo ancora in alto mare con gli ospiti. Abbiamo fatto un lungo lavoro dall'Italia, ma la mancanza di un riferimento diretto a Mosca non aiuta. Gli imprenditori italiani, poi, temono contraccolpi negativi. La trasmissione è pensata sulla Piazza Rossa, ma non in esterna".

“Noi, certo, vorremmo il conduttore a Mosca”, continua, “ma eviteremmo volentieri una situazione in cui si trovasse da solo in trasferta e con gli ospiti da intervistare tutti nello studio romano. Sarebbe surreale. Domani alle 11, dopo la riunione con gli autori, scioglieremo ogni dubbio".

Infine, alla produttrice viene chiesto se fosse stato messo in conto il fatto che, molto probabilmente, questa puntata provocherà feroci polemiche per aver dato voce al governo russo. Ebbene, la Fontanesi risponde sicura: “Certo, è il suo pane quotidiano". Insomma, meglio tenersi pronti alla bufera.

 

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