Parità di genere sul lavoro, Barbero: "Forse ci sono differenze strutturali"
Lo storico si interroga sulle cause della discriminazione di genere in alcuni settori lavorativi. Le sue opinioni scatenano un putiferio
Parità di genere sul lavoro, scoppia il caso Barbero: "Bisognerebbe chiedersi se le donne manchino di sicurezza per potersi affermare in certi campi"
Alessandro Barbero è riconosciuto come uno dei divulgatori più apprezzati in tema di storia. Il professore esperto in tutto ciò che riguarda il Medioevo e il campo militare del passato non è però nuovo a dichiarazioni forti su temi che non lo riguardano in senso stretto. L'ultima provocazione di Barbero riguarda la parità di genere sul posto di lavoro.
"Premesso che io sono uno storico e quindi il mio compito è quello di indagare il passato e non presente o futuro, posso rispondere da cittadino che si interroga sul tema. - afferma Barbero in una lunga intervista a La Stampa - Di fronte all'enorme cambiamento di costume degli ultimi 50 anni viene da chiedersi come mai non si sia più avanti in questa direzione. Ci sono donne chirurgo, altre ingegnere e via citando, ma a livello generale, siamo lontani da un'effettiva parità in campo professionale. Rischio di dire una cosa impopolare, lo so, - continua lo storico - ma vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest'ultima più difficile avere successo in certi campi. E' possibile che in media, le donne manchino di quell'aggressività, spavelderia e sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi? - conclude - Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso le differenze tra i sessi".
Non è la prima volta che Barbero fa discutere per le sue opinioni. Il professore assieme ad altri colleghi aveva firmato un documento per chiedere di cancellare l'obbligo di Green Pass per entrare all'università. Barbero si è detto contrario alla tessera verde, sebbene pro vaccino, a cui avrebbe preferito l'obbligo vaccinale. Le sue dichiarazioni era state colte con favore da alcuni intellettuali come Diego Fusaro, che ha criticato l'atteggiamento di alcuna parte della stampa nei confronti delle opinioni di Barbero.