Perrino: "Violenza su bus e ambulanze? Forze dell'ordine sotto organico"
L’intervento del direttore di affaritaliani.it nella trasmissione Rai condotta da Milo Infante
Rai 2, il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino ospite a Ore 14
Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è stato ospite oggi, 23 gennaio, del programma “Ore 14” condotto da Milo Infante su Rai 2.
Tanti i temi di attualità trattati, così come gli episodi di cronaca affrontati. A iniziare da un fatto avvenuto nel cuore della notte, su un autobus, quando un passeggero di nazionalità straniera ha iniziato a inveire contro il conducente, minacciandolo e colpendo il vetro divisorio rispetto alla posizione dell’autista. Un episodio che non ha trovato esito in un intervento da parte della Polizia, nello sconcerto dei passeggeri e della “vittima”. “Per strada trovare un poliziotto o un carabiniere è un evento raro ormai – ha commentato il direttore Perrino - Mi si obietterà che gli organici sono insufficienti: può anche essere vero, ma il risultato è che noi (ma ancor più gli infermieri sulle ambulanze, autisti…) subiamo questo. E tutto si svolge senza che l’ente pubblico si accorga, mentre la politica pensa ad altro...”.
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Si è poi passati a parlare di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni che durante il consiglio comunale si è reso protagonista di un siparietto – a detta dei più – sessista. “Lui periodicamente dà vita a queste performance. La cosa che più mi colpisce è che la maggior parte dei ternani scelga lui come primo cittadino” ha commentato il direttore Perrino.
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Un altro caso di cronaca di cui si è dibattuto è l'affaire Chiara Ferragni, indagata per truffa aggravata in relazione alla beneficenza poco trasparente compiuta con la vendita di pandori Balocco, uova di cioccolato e bambole Trudi. "Se fosse vero, la Ferragni avrebbe speculato sulla beneficienza - ha dichiarato il direttore di Affaritaliani.it - E se è vero questo, la reazione dei social e dei cittadini che si definiscono 'cattivi' sarebbe una reazione comprensibile e logica".
“Non sono d’accordo nel fare dei social il capro espiatorio. I social siamo noi, e attraverso di essi esprimiamo la nostra opinione; i media sono una 'protesi'. Il problema è Chiara Ferragni, e lo stabilire se ha commesso o no reati".