Porno nel mirino della Ue: obblighi Dsa per i siti. Ha vinto Lilli Gruber!

Porno nel mirino dell’Ue: nuove regole per PornHub, StripChat e XVideos. Lilli Gruber: "Il porno spesso degrada le donne, le mette in un ruolo di sottomissione"

di Redazione
Tags:
lilli gruberpornoue
MediaTech

L'Ue mette i porno nel mirino, scattano obblighi Dsa per PornHub, StripChat e XVideos

A partire dalla prossima settimana, le piattaforme di contenuti per adulti PornHub, StripChat e XVideos dovranno rispettare gli obblighi rafforzati previsti dal Digital Services Act (Dsa). Ne dà notizia la Commissione Europea. Gli obblighi includono la presentazione alla Commissione di relazioni di valutazione del rischio, l’adozione di misure di mitigazione per ridurre i rischi sistemici legati alla loro attività, il rispetto di ulteriori obblighi di trasparenza, anche relativi alla pubblicità, e la fornitura di accesso ai dati per i ricercatori. Questi obblighi si applicano alle piattaforme online molto grandi (ovvero piattaforme online con più di 45 milioni di utenti nell'Ue, cioè più del 10% della popolazione dell'Unione) quattro mesi dopo la notifica legale della loro designazione.

LEGGI ANCHE: “Non farti fottere” , nuovo libro di Gruber sull'uso "malato" dei siti porno

Le disposizioni aggiuntive entreranno in vigore il 21 aprile per Pornhub e Stripchat, e il 23 aprile per XVideos. Il Dsa, ricorda la Commissione, attribuisce alle piattaforme online di grandi dimensioni la responsabilità di garantire spazi online più sicuri e trasparenti. Devono identificare e affrontare in modo efficace i rischi sistemici, in particolare quando si tratta di mitigare i rischi per il benessere dei minori, l’amplificazione di contenuti illegali, i sistemi di raccomandazione eccetera. La Commissione sta monitorando "attentamente" il rispetto degli obblighi Dsa da parte di queste piattaforme, in particolare per quanto riguarda le misure volte a proteggere i minori dai contenuti dannosi e ad affrontare la diffusione di contenuti illegali.

Se la Commissione sospetterà che siano stati violati gli obblighi del Dsa, adotterà le misure del caso, avvalendosi dell’intero pacchetto di strumenti previsti dal Dsa. La legge sui servizi digitali ha iniziato ad applicarsi a tutte le piattaforme online (indipendentemente dalle loro dimensioni) il 17 febbraio 2024, che da allora devono rispettare obblighi generali, come l'introduzione di un sistema di avvisi di facile utilizzo, il divieto di annunci mirati per i bambini e una maggiore trasparenza nel reporting.

Porno nel mirino della Ue: obblighi Dsa per i siti. Ha vinto Lilli Gruber!

Maggiori restrizioni sul porno... una vittoria della Ue, ma anche di Lilli Gruber. La popolare giornalista di La7 (regina da anni nell'access prime time con Otto e mezzo) proprio in questi giorni sta presentando il suo libro  “Non farti fottere”  -  Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia, desiderio e dati personali (leggi qui un estratto). “Siamo davanti a un consumo di massa della pornografia, per ogni età”, ha detto l'altra sera nel corso dell'intervista a Piazza Pulita di Corrado Formigli

Gruber: “Siamo davanti a un consumo di massa della pornografia, per ogni età”
 

E ancora: "C'è una cosa che trovo insopportabile: il porno mainstream degrada le donne, le mette in un ruolo di sottomissione", le parole di Lilli Gruber nel programma di La7.

Lilli Gruber: "Il porno spesso degrada le donne, le mette in un ruolo di sottomissione"
 

“È un libro da un titolo un po' forte ed è chiaramente un libro denuncia. Nessuno parla del supermercato porno online che ha dimensioni colossali ormai. Oggi c'è un'espansione del porno, su tutti i diversi device, con l'accesso per i minorenni. Oggi facciamo passare l'educazione sessuale per i nostri giovani attraverso il porno. Il 30% che passa sulle nostre connessioni internet è fatto di immagini esplicite. Sono dati di fatto. Indovinate chi sono le protagoniste principali di questa produzione gigantesca di porno online e non? Le donne, donne che hanno un ruolo degradato e degradante, perché sono sottomesse quasi sempre, sono anche un po' malmenate. Quindi è un tema che ci concerne tutti, perché non possiamo delegare al porno l'educazione sessuale e sentimentale dei nostri ragazzi”, aveva spiegato di recente nel corso di un'intervistra a Che tempo che fa di Fabio Fazio