Rai, asse Conte-Meloni: così il M5s prova a strappare al Pd la direzione del Tg3
I segnali: proprio nel giorno in cui si insedia ufficialmente il nuovo cda di Viale Mazzini, l'ex premier rompe con i dem: "Il campo largo non esiste più"
Rai, asse Conte-Meloni. La presidenza di Agnes è in bilico: si tratta
La mossa di ieri di Giuseppe Conte potrebbe non essere stata casuale. Proprio nel giorno in cui si insedia il nuovo Cda della Rai, infatti, il leader del M5s sceglie di uscire allo scoperto e rompere definitivamente l'alleanza con il Pd: "Il campo largo non esiste più", le parole di Conte da Vespa. Ma dietro questa chiusura potrebbe esserci proprio la Rai. tutto è legato alla presidenza di Simona Agnes di Forza Italia, il cda la ha eletta ma rischia di essere bocciata in Vigilanza Rai. La sua nomina infatti, - riporta La Stampa - ha bisogno del voto favorevole da parte dei due terzi dei componenti della commissione parlamentare di Vigilanza per diventare effettiva. Deve quindi essere votata anche da un pezzo delle opposizioni ed è qui che entrano in gioco i Cinque stelle, che da settimane trattano con Fratelli d’Italia per trovare un accordo.
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La decisione di Conte e di Avs di partecipare al voto sulle nomine Rai e andare contro il Pd che si è astenuto - prosegue La Stampa - entra in questo solco. Rappresenta la prima spaccatura nel fronte delle opposizioni, creata per dare il via alla partita che si incardina intorno alla nomina di Agnes. In cambio del via libera, i Cinque stelle chiedono però la direzione di un telegiornale. Non gli basta una vicedirezione. E vogliono la testa di un direttore preciso, Mario Orfeo, per poter occupare il Tg3 e strapparlo al Pd. Orfeo è un loro vecchio nemico. Sembra però che su questa strada stiano incontrando più resistenze del previsto. L’accordo quindi non è ancora chiuso. Agnes, infatti, ieri ha ricevuto il voto contrario proprio dai consiglieri indicati dal Movimento e da Avs, Alessandro Di Majo e Roberto Natale.