Rai, Di Bella direttore del Tg1, Orfeo conferma al Tg3. Impazza il toto-nomi

Il M5s spinge per fare le nomine subito. Fdi e Pd vogliono posticiparle a dopo le elezioni amministrative. Si litiga più sui tempi che sui candidati

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Rai, Di Bella direttore del Tg1, Orfeo conferma al Tg3. Toto-nomi

Il governo è alle prese con le nomine delle partecipate statali in scadenza. Tra queste spicca la Rai. Oggi in calendario c'è l'assemblea dei soci che approva il Bilancio e propone formalmente il nome dell'ad. Mercoledì il voto di Camera e Senato per i quattro consiglieri di loro competenza. Di mezzo c'è l'estate e dopo, soprattutto, le amministrative di ottobre che certamente cambieranno gli equilibri di forze. Dunque - si legge sulla Stampa - per mettere mano ai tg e alle reti che hanno alcuni mandati in scadenza, bisognerà vedere se a vincere saranno coloro che temono l'esito delle urne e che dunque spingono per i cambiamenti immediati, oppure chi già pregusta la vittoria e dunque spinge per la rivoluzione d'ottobre. Fratelli d'Italia e Pd sono tra questi ultimi, i pentastellati invece no. Un toto-nomi verosimile è stato fatto già a pochi minuti dall'annuncio a sorpresa del premier Draghi, che ha scelto come ad Carlo Fuortes amministratore delegato e Marinella Soldi come presidente.

Sulla graticola del chi scende - prosegue la Stampa - c'è Carboni, il direttore del Tg1, in calo perché legato al M5S, anche se, avendo perso l'ad, il Movimento potrebbe provare a tenerselo. Salgono i nomi più trasversali che sono quelli di Simona Sala, che i Cinquestelle potrebbero pure gradire ancorché in comproprietà con Pd. C'è Antonio Di Bella, fino alla scorsa settimana in corsa per diventare presidente di garanzia e che potrebbe chiudere con la poltrona del Tg1, la sua carriera in dirittura pensione. Il Tg3 è nelle mani di Mario Orfeo in grande crescita, perché ha fatto molto bene e perché ha rapporti con gli stessi mondi di Fuortes.