Rai, il 50% delle prime serate finisce in appalto esterno alle solite aziende

Si conferma la tendenza a non affidarsi alle risorse interne e il neo direttore degli approfondimenti Di Bella apre anche al pagamento degli ospiti in studio

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Rai, su 39 programmi di prima serata ben 20 sono comprati da fuori

La Rai continua a pescare conduttori e programmi dall'esterno. Anche per il prossimo autunno la tendenza degli ultimi anni è confermata. Grande quantità di appalti esterni, che continuano come prima, anzi aumentano. Prendiamo ad esempio - si legge sul Fatto Quotidiano - la fascia oraria più remunerativa in termini di introiti pubblicitari: la prima serata (prime time) e l’access prime time (ovvero quello che viene subito prima). Ebbene, sulle tre reti principali, su 39 programmi di prime time e access ben 20 sono in appalto esterno totale o parziale. La metà, dunque. Affidati alle solite società, più o meno sempre le stesse.

 

La prima serata più importante economicamente è quella di Rai 1: quando va male il prime time della rete ammiraglia - prosegue il Fatto - son dolori per tutti. Ebbene su 13 prime serate di Rai1 del prossimo autunno, 8 sono realizzate in appalto esterno e 5 all’interno. Rai 2 batte ogni record con 6 appalti esterni e solo 2 programmi interni. Un po’ meglio va su Rai3 dove su 18 programmi, 12 sono interni e 6 in appalto. Mentre sulla polemica scoppiata sul pagare o meno gli ospiti, è il neo direttore degli approfondimenti Antonio Di Bella (che ha preso il posto di Mario Orfeo) a spiegare: "Io non censuro nessuno e sono per allargare le voci. Preferirei non pagare gli ospiti, ma è una regola che non può valere sempre, perché la concorrenza è molto agguerrita".