Rai, la Lega si dà lo Zappi sui piedi

Fabrizio Zappi nuovo direttore di Rai Documentari: un altro arretramento per la Lega a Viale Mazzini, dove le milizie salviniane sono sempre più esigue

Fabrizio Zappi (Lapresse)
MediaTech
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Salvini perde (altri) colpi a viale Mazzini, di pari passo con il calo nei sondaggi. Inside

Fabrizio Zappi, chi è costui? Nella Lega neanche lo conoscono ma nelle recenti nomine dei nuovi direttori, a Zappi è stata data la poltrona di capo dei documentari, uscendo dal purgatorio di vicedirettore di Rai Fiction.

Il guaio per il partito di Salvini è che Zappi è tutt’altro che leghista, essendo sempre stato collocato in area catto-Pd. E non avendo mai nascosto le sue simpatie tutt’altro che padane. Ma è passato in quota Lega.

Per la Lega è un ulteriore arretramento in Rai, dove le milizie salviniano sono sempre più esigue. La Lega ha perso nell’ultimo giro di nomine la  presidenza con Marcello Foa, la direzione di Raiuno con Teresa De Santis, la vicedirezione di Raidue con Milo Infante, la conduzione di Uno Mattina con Roberto Poletti.

Un cappotto per la Lega, che probabilmente va di pari passo con il calo nei sondaggi. Ma nel mirino in via Bellerio c’è il proprio rappresentante in cda Igor De Biasio, ex manager di Moleskine, cui si contesta di non saper gestire con la dovuta durezza gli scontri di potere con i professionisti della lottizzazione prendendola sempre in saccoccia.

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