Rai, manovre di riposizionamento a destra. Giorgino verso la direzione del Tg1

Ecco chi rischia e chi avanza in caso di vittoria di Meloni e Salvini alle prossime elezioni

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Rai, se vincono Salvini e Meloni cambia tutto nella tv pubblica

Le elezioni politiche del prossimo 25 settembre sono destinate a mutare gli equilibri non solo del governo ma anche della tv pubblica. Chiusa l’era Draghi, si fa strada l'ipotesi di un successo della destra e in quel caso con Meloni e Salvini al potere molte poltrone sono destinate a cambiare alla Rai. Per quanto riguarda il toto gradimento dell’ipotetico scenario a venire, - si legge sulla Stampa - bisogna distinguere tra generi, ossia le ex reti divise per settori e le testate. Per quanto riguarda queste ultime, le più appetite, cresce in modo esponenziale Gennaro Sangiuliano, fino a un mese fa salutato da pochi intimi, direttore del Tg2 da tempo immemore. Ottimi rapporti con Giorgia Meloni, ottimi rapporti con Matteo Salvini che gli presentò anche un libro in piena era leghista. Ed è assolutamente certo che Sangiuliano a questo punto sarà pronto a chiedere di più. Ecco che il suo destino potrebbe segnare le sorti di Monica Maggioni direttore del Tg1.

Cresce - prosegue la Stampa - Nicola Rao vice direttore del Tg1 e forse Francesco Giorgino potrebbe consumare la sua vendetta dopo l’invito ad abbandonare il Tg1 della sera è così riprenderselo dalla poltrona più ambita. Dovrebbero non aver problemi Andrea Vianello – testata Rai Giornale Radio e Radio Uno – e Antonio Preziosi di Rai Parlamento. Anche Alessandra De Stefano di Rai sport non dovrebbe subire contraccolpi. Per quanto riguarda i tanto vituperati talk show un riequilibrio si renderà necessario. I talk andranno riformulati a destra e forse qualche conduttore arriverà più forte di prima, come Pierluigi Diaco o come Nunzia De Girolamo, un miracolo di larghe intese, che sotto lo stesso tetto accontenta destra e sinistra.