Report anticipazioni 19 maggio: nuove "bombe" di Ranucci. Due "colpi": eccoli

Report anticipazioni: di che cosa parlerà Ranucci

di Redazione
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Sigfrido Ranucci
MediaTech

Report: anticipazioni del 19 maggio 2024


Il primo servizio della serata è "Sforo Olimpico", un reportage di Claudia Di Pasquale con la collaborazione di Giulia Sabella. Si fa il punto sulla situazione sulle Olimpiadi invernali del 2026, assegnate all'Italia nel 2019 grazie alla candidatura di Milano-Cortina. Il dossier di candidatura - scrive il sito internet www.today.it - prometteva Olimpiadi sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico, con l'impegno di utilizzare principalmente impianti sportivi già esistenti e di costruire solo due nuove strutture permanenti finanziate da investitori privati. L'obiettivo dichiarato era di realizzare delle Olimpiadi a costo zero per lo Stato. Ma quasi cinque anni di distanza, il quadro appare notevolmente diverso. Il reportage indaga se le Olimpiadi del 2026 saranno davvero sostenibili per l'ambiente e per le finanze pubbliche, o se si tratterà dell'ennesimo progetto che graverà pesantemente sulle tasche dei cittadini italiani.

A seguire, "Tera Nostra" di Luca Chianca con la collaborazione di Alessia Marzi, ripercorre lo scandalo dei fondi della Lega, esploso grazie al giornalista Giovanni Mari del Secolo XIX di Genova. All'inizio del 2012, Mari pubblica una notizia sconvolgente sui conti offshore del partito, rivelando operazioni finanziarie sospette. Al centro di queste operazioni c'è Francesco Belsito, tesoriere della Lega, successivamente espulso dal partito e indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, appropriazione indebita e gestione fraudolenta dei fondi del partito, con una confisca di 49 milioni di euro mai recuperati dalle procure. Si approfondisce, poi, la vicenda che riporta in scena Belsito e Renzo Bossi, figlio del Senatur Umberto Bossi. Dopo sette anni dalle prime indagini, emergono nuovi affari tra Belsito e Bossi Jr., questa volta attraverso la “Tera Nostra”, una società fondata a Londra con un capitale sociale di 1,5 milioni di sterline, chiusa poco tempo dopo. Il reportage intraprende un viaggio tra imprenditori, fiduciari e personaggi vari nel mondo dell'arte e della finanza, passando per Londra, Malta, Lugano e infine Bucarest, nel tentativo di scoprire se parte dei 49 milioni di euro sottratti siano stati dirottati verso conti offshore e società estere.