Rottamazione cartelle esattoriali, tempi stretti per aderire. Ecco quanto si risparmia

È importante sottolineare che per poter beneficiare della cancellazione quater o del saldo e stralcio, tutte le tipologie di debiti devono essere incluse

di Redazione Economia
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Rottamazione cartelle esattoriali, ecco quanto si risparmia

Scadenza imminente per aderire all'ultima fase del programma di cancellazione delle cartelle esattoriali. È necessario presentare la richiesta all'Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 30 giugno per poter beneficiare del programma di cancellazione "quater" introdotto dalla precedente legge di Bilancio, inizialmente previsto entro il 30 aprile ma successivamente prorogato fino alla fine di giugno.

Nel frattempo, la Fondazione Ifel dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha reso pubbliche le regole per gli enti locali riguardanti non solo la cancellazione delle cartelle, ma anche la riduzione totale o parziale delle multe. Le città devono adottare la delibera di adesione entro il prossimo 29 luglio.

La procedura agevolata, come scrive il Messaggero, riguarda tutti i debiti con l'Agenzia delle Entrate accumulati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Coloro che aderiscono devono pagare soltanto l'importo del capitale, le spese relative alle procedure esecutive e i costi di notifica. Per le sanzioni relative alle infrazioni al Codice della Strada e le altre multe - diverse da quelle per violazioni fiscali o di obblighi contributivi e previdenziali - non si pagano gli interessi, comprese le maggiorazioni, né gli interessi di mora o di rateizzazione.

I debiti affidati dai fondi/previdenze di diritto privato rientrano nella procedura agevolata solo se l'ente ha adottato uno specifico provvedimento entro il 31 gennaio di quest'anno, lo ha trasmesso all'Agenzia delle Entrate-Riscossione entro la stessa data e lo ha pubblicato sul proprio sito internet. Tra questi rientrano: Cnpa forense (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense), Enpab (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i Biologi), Cnpr (Cassa Ragionieri), Enpav (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i Veterinari) e Inpgi (Istituto Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Giornalisti Italiani).

Il contribuente deve presentare la domanda di adesione online tramite il sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. La richiesta può essere effettuata su www.agenziaentrateriscossione.gov.it, utilizzando il servizio dedicato disponibile sia nell'area pubblica (senza necessità di pin o password) sia nell'area riservata (per coloro che dispongono di Spid, Cie o Cns, e per gli intermediari fiscali, Entratel).

All'interno dell'area riservata, il contribuente può presentare la domanda di adesione in modo più semplice, selezionando dalla lista dei debiti "definibili" le cartelle, gli avvisi o i carichi da includere nella richiesta, senza la necessità di fornire i dati identificativi dei singoli documenti. Tuttavia, coloro che scelgono l'area "pubblica" senza Spid, Cia o Cns dovranno fornire tali informazioni.

Entro il 30 settembre, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà ai contribuenti la "Comunicazione delle somme dovute". Si potrà scegliere di effettuare il pagamento in un'unica soluzione entro il 31 ottobre o in 18 rate, delle quali la prima e la seconda ammontano al 10% dell'importo totale dovuto e scadono rispettivamente il 31 ottobre (anziché il 31 luglio) e il 30 novembre.

Le restanti rate, tutte dello stesso importo, scadono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024. Nel caso di pagamento a rate, a partire dal 1° novembre, sarà richiesto di pagare anche gli interessi al tasso annuo del 2%.

Come scrive il Messaggero, l'adesione al programma di cancellazione consente di ottenere un notevole risparmio, poiché le sanzioni, gli interessi di mora e l'aggio vengono azzerati. A titolo di esempio, su un debito di 10.000 euro scaduto il 1° gennaio 2010, il pagamento previsto sarebbe di circa 20.000 euro, inclusi sanzioni del 30%, interessi e aggio, ovvero il doppio dell'importo originale. Con la cancellazione, invece, è possibile risparmiare anche la metà dell'importo.

Con l'ultimo decreto sulle bollette, emanato lo scorso marzo, il governo ha inoltre introdotto la possibilità di ridurre parzialmente le cartelle fino a mille euro e di aderire alla cancellazione anche quando il comune non riscuote i debiti tramite l'Agenzia delle Entrate, ma si occupa autonomamente del recupero o lo affida a agenti di riscossione privati. In sintesi, è stata estesa la pace fiscale prevista dalla legge di Bilancio, coinvolgendo un maggior numero di contribuenti, comprese le città.

La procedura di saldo e stralcio prevede un accordo tra creditore e debitore in cui quest'ultimo paga solo una parte del debito e lo estingue (nel caso in cui non debba pagare più nulla si parla di semplice stralcio). Secondo le ultime specifiche dell'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale dell'ANCI, i comuni avranno la possibilità di:

- Adottare il saldo e stralcio parziale delle ingiunzioni per importi residui fino a 1.000 euro. Tali debiti riguardano carichi accumulati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.

- Optare per il completo stralcio delle stesse cartelle di pagamento.

- Aderire alla definizione agevolata della cancellazione quater per ingiunzioni ed esecuzioni fiscali notificate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (ovvero senza pagare interessi e sanzioni).

Di conseguenza, scrive ancora il Messaggero, i sindaci avranno la facoltà di decidere se aderire o meno alla riduzione parziale dei debiti, scegliendo sia la cancellazione (parziale o totale) che il saldo e stralcio, o solo una delle due opzioni. Tra i debiti rientreranno anche quelli con società o concessionarie interne, come i bollettini Tari emessi dai gestori del servizio di raccolta dei rifiuti.

Inoltre, i comuni avranno il potere di stabilire il numero di rate e le relative scadenze per i debitori. Sarà compito dell'ente decidere entro quale termine l'amministrazione dovrà rispondere al contribuente riguardo all'accettazione o meno del piano di rate con gli importi dovuti.

È importante sottolineare che per poter beneficiare della cancellazione quater o del saldo e stralcio, tutte le tipologie di debiti devono essere incluse. I comuni dovranno quindi prendere una decisione che consenta l'inclusione sia delle multe che dell'IMU nel periodo indicato, senza escluderne una delle due opzioni.

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