Russia, censurato il sito web della Bbc. Putin: "Questo è solo l'inizio"

Prosegue l'incessante censura della Russia verso i media e tutti i servizi di telecomunicazione

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Guerra Russia-Ucraina, arriva lo stop alla Bbc: censurato il sito web

La censura ha colpito anche il sito internet della Bbc. “É solo l’inizio delle azioni di rappresaglia russe contro la guerra di informazione lanciata dall’Occidente”, ha avvertito in una nota il ministero degli Esteri russo. Putin continua a tenere sempre più sotto controllo il web. Roskomnadzor, l’ente per le comunicazioni di Mosca, sta bloccando sempre più servizi Vpn, i software che permettono di connettersi a una rete privata per aggirare la censura e connettersi a siti e app vietate.

Stando a quanto affermato dal presidente del Comitato della Duma di Stato per la politica dell’informazione, Alexander Khinshtein, e riportato da Interfax, l’intenzione dell’autorità di regolamentazione è quella di continuare questo lavoro di blocco preventivo. “Il Roskomnadzor funziona, le Vpn vengono bloccate ogni giorno, non è un compito così semplice ma sta andando avanti”, ha affermato Khinshtein durante una discussione sulle restrizioni imposte in Russia ai social media di proprietà di Meta, Facebook e Instagram. “Chiunque continui a utilizzare queste reti social, in un modo o nell’altro sta usando una Vpn, un sistema di bypass del routing su internet”.

Picco di download per Vpn dall’attacco in Ucraina

Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’Ucraina, all’8 marzo, gli analisti di SensorTower avevano individuato un picco del 1.500% di download di servizi Vpn per Android e iOS in Russia, rispetto ai 13 giorni antecedenti l’attacco. Le Vpn, oltre a mascherare il reale indirizzo internet di un utente, simulano anche una posizione geografica differente rispetto a quella effettiva. In questo modo chi naviga dalla Russia può accedere a siti e servizi altrimenti bloccati o rallentati.

Oscurati altri media

Il blocco dei servizi Vpn si affianca alla continua e sistematica azione di censura sui media indipendenti. Secondo quanto segnalato da Afp, Roskomnadzor ha bloccato i siti di una dozzina di media russi e stranieri. Tra questi figurano il portale investigativo Bellingcat, ma anche media locali russi come Permdaily.ru. Bloccati anche 9 TV Channel Israel e Vesti Israel, due siti in lingua russa con sede in Israele, l’indipendente Kavkazki Uzel, dedicato alle notizie sull’area nord del Caucaso. Inaccessibili anche siti con base in Ucraina ed Estonia.

 

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