Sangiuliano al Tg1, Aldo Grasso stronca Chiocci, l'ex ministro e TeleMeloni: "Uno dei momenti più ingloriosi della tv"

Il critico televisivo commenta l'intervista inusuale e parla del ruolo del servizio pubblico: "Era il Telegiornale, non il programma di Gigi Marzullo"

di Redazione Mediatech
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Sangiuliano al Tg1, Grasso spiega cosa c'è dietro all'intervista di Chiocci "aggressiva", stile Belve

Sul caso Sangiuliano-Boccia interviene anche il critico televisivo Aldo Grasso. Il giornalista stronca senza mezzi termini l'intervista al Tg1 dell'ex ministro della Cultura. Grasso lo definisce "uno dei momenti più ingloriosi della storia del Tg1". Non per i contenuti, non interessano, ma per la rottura di un patto che - spiega Grasso su Il Corriere della Sera - è fondamento stesso del concetto di servizio pubblico. L’intervista è stata inusuale sia per la collocazione (non era mai successo che dopo il tg ci fosse una coda così lunga, una "prima volta" nella storia della Rai) sia per l’argomento di carattere personale. Pare sia stata sollecitata dalla premier Giorgia Meloni e ora, da quella sera, hanno buon gioco coloro che usano l’infelice espressione "TeleMeloni" che fino a quel momento poteva apparire solo come una forzatura giornalistica.

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Aldo Grasso però ne ha anche per il direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci. "Il direttore, - spiega Grasso - a un occhio non particolarmente esperto, pareva aggressivo, quasi avesse assunto una postura da "Belve", uno che non risparmia le domande scomode. In realtà le domande erano concordate, tra i due c’era stato prima un incontro (dichiarato) in cui avevano avuto modo di mettere a punto l’intervista". Aldo Grasso spiega il vero motivo che c'era dietro a quel tipo di intervista inusuale: "Lo scopo - spiega Grasso - era quello di separare i fatti privati del ministro da quelli del governo: Sangiuliano avrebbe dovuto confessare la sua debolezza, chiedere scusa in modo tale che le sue "scappatelle" venissero rubricate come gossip e non fossero confuse con l’impegno dell’esecutivo". Per Grasso questo intervento dell'ex ministro ha fatto la storia, ma in negativo: "Un errore imperdonabile che ha decretato il suicidio politico di Sangiuliano, un’intervista che il Tg1 non avrebbe mai dovuto fare. Era il telegiornale, non un programma di Gigi Marzullo".