Sanremo tolto alla Rai, un business da 60 milioni di euro che svanisce. Occasione per Mediaset, Sky e... la De Filippi

I competitor pronti a schierare tutti i loro big, si muovono i colossi della tv

di Redazione Mediatech
MediaTech

Sanremo tolto alla Rai, parte la sfida de Filippi-Amadeus per il 2026

Carlo Conti ha appena annunciato i 30 cantanti in gara a Sanremo per la prossima edizione della kermesse canora che si terrà dall'11 al 15 febbraio, ma per il conduttore è già a rischio il bis. Il Tar della Liguria, infatti, si è espresso sul Festival e ha dichiarato "illegittimo l'affidamento di Sanremo alla Rai". Una sentenza che apre a scenari difficile da prevedere, visto che il business legato al Festival è enorme: vale 60 milioni di euro. Sull’edizione 2026 - riporta La Repubblica - ora nessuno metterebbe le mani sul fuoco. Certo, nulla impedirebbe a Viale Mazzini di organizzare la kermesse altrove, ma non sarebbe più il marchio sanremese a caratterizzare l’evento. E nulla vieta a Sky, a Mediaset e a Warner Bros Discovery di partecipare alla gara per aggiudicarsi un marchio che fa parte della storia del costume e ha fatto il giro del mondo, appetibile dal punto di vista degli introiti pubblicitari.

Leggi anche: Festival di Sanremo, il Tar della Liguria: "Illegittimo l'affidamento alla Rai, gara dal 2026"

A giocarsi la partita, in questo panorama televisivo con gli ascolti parcellizzati, in prima fila potrebbero essere due contendenti: Mediaset e Warner Bros Discovery. Perché se parte l’asta, vince chi è pronto a giocarsi la partita anche dal punto di vista economico. Gli investimenti non sono un dettaglio, vince chi offre di più. Canale 5 negli ultimi tempi ha puntato molto sugli eventi musicali (dai concerti del Volo agli speciali con Laura Pausini e Vasco Rossi). E chissà, se per spingere ancora di più sul progetto del Nove come canale generalista, Warner sarebbe pronta a tentare l’impresa. La sfida per la conduzione a quel punto sarebbe tra Maria De Filippi e Amadeus, che potrebbe riprendersi il Festival dopo solo un anno di stop. A Viale Mazzini - conclude La Repubblica - dormivano sonni tranquilli, ora si studia la possibilità di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Non basta dire che "la Rai ha il format del Festival", perché ogni conduttore-direttore artistico lo cambia.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI MEDIATECH

Tags:
maria de filippi sanremosanremo raitar liguria sanremo