Scontro Lucarelli-De Gregorio su Boccia. La firma del Fatto: "Non è un'eroina del femminismo"

L'irritazione con la collega di Repubblica che continuava a definirla "imprenditrice" e a difenderla. Lucarelli: "Sbagliato guardare ogni questione attraverso la lente del patriarcato"

di Redazione Mediatech
Tags:
concita de gregoriomaria rosaria bocciaselvaggia lucarelli
Selvaggia Lucarelli 
MediaTech

Selvaggia Lucarelli: "Boccia? Non ha ottenuto quello che voleva e ora..."

La mancata intervista di Maria Rosaria Boccia su Rete4 ha generato anche uno scontro tra due colleghe giornaliste, si tratta di Selvaggia Lucarelli (firma del Fatto) e di Concita De Gregorio (Repubblica). Lucarelli non ha gradito i tanti complimenti fatti dalla collega in trasmissione alla Boccia. "Con piglio femminista, - scrive Lucarelli su Il Fatto Quotidiano - continuava a parlare di Boccia come di "imprenditrice campana", "imprenditrice che si occupa di chirurgia estetica e di diete", "imprenditrice che provava ad accrescere il suo curriculum tramite il ministero della Cultura". "Si lamentava poi - prosegue Lucarelli parlando di De Gregorio - del fatto che Giorgia Meloni, a Cernobbio, l’avesse definita "questa persona".

Leggi anche: Boccia diffidata da un altro politico per atti persecutori. "Diceva di essere incinta di me"

Secondo Lucarelli la sua collega è "vittima di una tendenza scivolosa e molto diffusa oggi tra le donne, che è quella di allinearsi alla corrente più oltranzista del neo-femminismo per cui ogni questione va letta attraverso la lente del patriarcato. Non contano più infatti gli individui, ma solo il sistema di pensiero in cui sono inseriti". La tesi di Lucarelli è invece che Sangiuliano può essere indifendibile politicamente, mentre Boccia "può esserlo in altri segmenti". Boccia, secondo Lucarelli, è "una che non ha ottenuto ciò che voleva (la nomina) e quindi dà fuoco a tutto".

E conclude: "Scusate se non riesco a farmi piacere chi, tra le altre cose, per provocare la presidente del Consiglio pubblica un suo video montando la scena in modo tale da far sembrare Meloni una che tira su con il naso nervosamente e ripetutamente. Un’allusione raffinata e femminista dell’imprenditrice campana al fiuto politico di Giorgia, naturalmente. Mica una schifezza".