Sinner in pay tv, la Rai poteva prendere lui al posto degli Europei flop

Sinner e il grande tennis di Wimbledon? Solo in pay tv: Sky e i diritti acquistati nel 2022. E una eventuale finale di Jannik...

di Redazione
Jannik Sinner e Luciano Spalletti
MediaTech

Sinner-Berrettini, show a Wimbledon, ma solo per i tifosi della pay tv

Il derby tra Sinner e Berrettini nel secondo turno di Wimbledon? E' stato uno show che ha esaltato il pubblico italiano e mondiale. Purtroppo in Italia è andato in pay tv e pochi hanno potuto vederlo. O meglio, non la maggioranza di quelli che probabilmente lo avrebbero seguito.

Ascolti tv record per Sky con Sinner vs Berrettini

Sky ha festeggiato dati d'ascolto importanti, ottenendo il secondo miglior risultato assoluto per un incontro del torneo londinese, con 981 mila spettatori medi in Total Audience (dato che comprende le visioni su big screen e Sky Go), il 5,4% di share tv e 2 milioni 231 mila spettatori unici. Numeri che si sono impennati in occasione delle fasi clou del match: sempre in Total Audience (SkyGo escluso), un picco si è registrato alle 23.30 con oltre 1 milione 200 mila spettatori medi complessivi, mentre il momento top dello share tv è dell'8,8% alle 23.32, sul match point decisivo.

Certo, se la partita fosse andato in diretta sulla Rai o comunque in chiaro (TV8) ci sarebbe stato da aspettarsi un trend nettamente superiore vista l'attesa che si era creata (anche pensando ai risultati Auditel delle ultime Atp Finals di Torino o della Coppa Davis vinta dall'Italia lo scorso autunno).

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Sky e Wimbledon, colpo di Sky del 2022. I diritti del tennis in pay tv

Ma il discorso è pura ipotesi di scuola, essendo Wimbledon esclusiva Sky, con i diritti acquistati nel lontano 2022 e validi sino all'edizione del 2026. Non solo. La pay tv - che trasmette un'ottantina di tornei l'anno tra Master 1000, 500 e 250 - ha fatto accordi più ampi e a livello globale con ricaduta anche su altri Paesi in cui trasmette (dal Regno Unito a Germania, Svizzera e altri ancora). Complicato per le reti generaliste far concorrenza e già è stato un raggio di sole per gli appassionati 'non paganti' vedere i grandi match delle finali di novembre tra i primi 8 dell'anno (con Sinner finalista sconfitto da Djokovic), oltre ad alcuni match degli Internazionali d'Italia che si disputano a Roma nel mese di maggio (sempre sulla Rai).

D'altra parte il tennis in chiaro ha avuto un vero e proprio boom con l'esplosione di Sinner negli ultimi mesi (chi mai un anno fa di questi tempi si sarebbe aspettato di vedere Jannik già oggi vincitore di uno Slam e numero 1 del mondo?) - pur se già con i risultati passati di Matteo Berrettini (finalista proprio a Wimbledon nel 2021 contro Nole Djokovic) c'erano state le prime avvisaglie dell'entusiasmo che covava sotto la cenere del popolo italiano, a digiuno di Slam dai tempi di Adriano Panatta (correva l'anno 1976 e la tv era in bianco e e nero...).

Tennis in chiaro, match lunghi e palinsesti stravolti

Non solo. D'accordo gli entusiasmi del momento, ma i match di tennis, soprattutto nei tornei dello Slam (tre set su cinque) sono spesso molto lunghi (3-4-5 anche 6 ore) e poco si adattano ai palinsesti delle reti tv generaliste. Un conto è la finale o un top match, altra cosa seguire quotidianamente tutti i turni, dal primo all'ultimo, stravolgendo i palinsesti e rischiando bagni di sangue negli ascolti tv (con conseguenti ricadute sulla pubblicità)

Diritti sportivi e pay tv, quelle parole di Pier Silvio Berlusconi

E vengono in mente le riflessioni di Pier Silvio Berlusconi di poche settimane fa a propositi dei diritti legati allo sport (in particolare il calcio) che "è diventato un contenuto principalmente da pay-tv: costa tantissimi soldi. Pagare tanto non è segno di ricchezza ma di difficoltà delle pay-tv. Oggi riescono a vendere, per fare abbonati, solo i grandi eventi. Rappresenta un modello di business abbastanza fragile, diverso dalla nostra mentalità".

Sinner in pay tv a Wimbledon, era meglio Jannik sulla Rai che l'Euro flop dell'Italia del calcio

Detto questo, certo è vero che, tornando al discorso iniziale, vedere un derby italiano Sinner-Berrettini in chiaro avrebbe fatto piacere a molti e sarebbe stato un evento mediatico sportivo da ricordare. Meglio Jannik vs Matteo, che Italia-Svizzera e il brutto Euro 2024 della nazionale, verrebbe da dire rievocando la delusione per l'eliminazione che ancora provoca una fitta ai cuori azzurri. Ma è evidente che anche qui si parla sull'onda emotiva del momento, solo 3 anni l'Italia del calcio sollevava la Coppa di campione continentale (vincendo a Wembley contro i padroni di casa dell'Inghilterra), tra caroselli nelle piazze di tutto lo Stivale e ascolti tv da record.

Sinner in finale a Wimbledon andrebbe in chiaro? Non è nella lista degli eventi di interesse nazionale

Piuttosto il discorso più caldo è legato a una eventuale finale di Sinner a Wimbledon, che rischierebbe anch'essa di non poter andare in chiaro, così come accadde al match vinto lo scorso gennaio da Jannik contro Daniil Medvedev (che consegnò all'italiano l'Australian Open) e a Jasmine Paolini nell'ultimo Roland Garros (sconfitta da Iga Swiatek).

Warner Bros Discovery (che aveva i diritti dei due tornei) lo avrebbe fatto, ma i match non erano compresi tra gli eventi sportivi di interesse nazionale e quindi mandare le partite non solo su Eurosport, ma pure sul Nove era cosa impossibile da realiazzare (avrebbe violato gli accordi con gli altri operatori, come Sky, Dazn, Tim o Amazon che offrono Eurosport ai loro abbonati).

Già, perchè, per fare un esempio, una squadra italiana in finale di Champions League (ma anche in semifinale) deve essere trasmessa su una rete free, mentre un tennista che raggiunge il match decisivo di uno Slam non è obbligatorio. Da mesi si attende che la lista venga allargata, le procedure sono avviate, però non ancora concluse. In questo caso comunque, essendo Wimbledon solo su Sky e Now, la speranza è che, nel caso, ci possa essere una trasmissione anche su TV8 (così come accadde per Djokovic-Berrettini del 2021).

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