Stop "Indovina chi viene a cena", Giannini: "Esasperata come Fazio e Amadeus"

L’autrice e conduttrice del programma sulla sostenibilità ambientale dice di non sapere se ci saranno nuove puntate in autunno. E parla di pressioni dal Governo

di Redazione Mediatech
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 SABRINA GIANNINI
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Stop a Indovina chi viene a cena, Giannini: "Esasperata come Fazio e Amadeus"

Sabrina Giannini, giornalista Rai e volto storico del programma "Report", rischia di non tornare con una nuova stagione di "Indovina chi viene a cena". “Ho chiesto rassicurazioni ma ho trovato un muro di gomma. Al momento siamo fermi, non possiamo lavorare“, ha spiegato. “Le pressioni da parte dei partiti (e del Governo) si sono fatte più insistenti. Alcune pubbliche, come gli interventi in Parlamento o le lettere di protesta in Vigilanza Rai. Altre sotterranee, fatte di telefonate e mezze parole”, ha evidenziato la giornalista a Il Fatto Quotidiano, dove ha anche spiegato che il lavoro che stavano svolgendo sui delicati temi dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale si stava facendo ogni giorno più complicato e senza sostegno da parte della Rete. Si parla anche di strategia, di un comportamento simile a quello perpetrato nei confronti di Fabio Fazio e Amadeus che hanno lasciato la Rai dopo anni di servizio: “Mi domando se l’obiettivo sia quello di farmi stancare, di portarmi all’esasperazione come hanno fatto con Fazio e Amadeus. È una strategia? Con qualcuno ha funzionato”.

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Il programma si è fermato dopo la puntata "Il rapporto tra uomini e animali": “Avevo chiesto garanzie già a febbraio, per capire cosa avremmo dovuto aspettarci dopo la messa in onda delle prime sei puntate, ma non ho avuto indicazioni precise, salvo un generico “non preoccuparti”. Sta di fatto che ora siamo fermi, e non abbiamo istruzioni sul nostro futuro. La mia paura è che non mi facciano riprendere in autunno, quando avremo altre quattro puntate, o che vogliano portarmi allo sfinimento e costringermi a cambiare azienda. Ipotesi che, al momento, non voglio considerare”.

Alla base della possibile chiusura della trasmissione, non sembrano però esserci delle evidenti difficoltà economiche. Giannini sottolinea infatti di lavorare con una squadra di collaboratori abbastanza ridotta, per non dire risicata, e che ogni puntata costerebbe circa 115mila euro con 40mila di costi fissi. “Meno della metà di Avanti popolo, che è stato chiuso per scarsi risultati”, ha spiegato.