Travaglio assolto in Cassazione: non diffamò Sala sul finanziamento di Parnasi

Annullata senza rinvio la condanna in primo e secondo grado del direttore del Fatto Quotidiano: niente risarcimento per il sindaco di Milano

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Travaglio non diffamò Beppe Sala: la Cassazione annulla la condanna

La quinta sezione della Corte di Cassazione ha assolto il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, annullando senza rinvio la condanna di primo e secondo grado per diffamazione nei confronti del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, perché il fatto non costituisce reato.   

Come spiega lo stesso Fatto Quotidiano, "durante la trasmissione ‘Otto e mezzo’, Travaglio aveva parlato del finanziamento che nel 2016 Sala ha ricevuto dal costruttore Luca Parnasi, dicendo espressamente che era stato lecito. Quando nel 2018 Parnasi era stato arrestato per l’inchiesta sullo stadio di Roma, che non ha mai riguardato Sala, dal contenuto di alcune intercettazioni era emerso come il costruttore si fosse vantato di un rapporto privilegiato col sindaco di Milano, che aveva incontrato nello stesso anno per parlare dello stadio del Milan".

Secondo l’accusa, scrive il Fatto Quotidiano, "Travaglio avrebbe insinuato che quel finanziamento ricevuto da Sala, se pure definito lecito, fosse in realtà illecito". Una tesi sostenuta in tribunale anche dallo stesso primo cittadino di Milano e inizialmente riconosciuta sia in primo che in secondo grado. La Corte di Cassazione ha invece stabilito che non è così, assolvendolo senza rinvio. Niente risarcimento dunque per Sala.