Truffe e aggressioni, Perrino: "Leggi obsolete: si aggiorni il codice penale"

L’intervento del direttore di affaritaliani.it nella trasmissione Rai condotta da Milo Infante

di Redazione Mediatech
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Rai 2, il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino ospite a Ore 14

Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è stato ospite oggi, martedì 19 marzo, del programma “Ore 14” condotto da Milo Infante su Rai 2. 

Tanti i temi di attualità trattati, così come gli episodi di cronaca affrontati. A iniziare dagli episodi di truffe agli anziani, raggirati da finti tecnici che cercano di introdursi nelle loro case per poi rubare le ricchezze e il denaro in loro possesso. “Io ho conosciuto una storia simile nel mio condominio a Milano, di una signora che è stata derubata da un ragazzo che aveva fatto finta di volerla aiutare a portare in casa le borse della spesa. Una signora che, peraltro, ha perso pure la casa visto che i figli l’hanno portata a vivere con loro dopo l’accaduto – ha raccontato il direttore Angelo Maria Perrino – Si tratta di reati che hanno anche una conseguenza di tipo sociale, di tipo umano. Mentre le leggi non vengono aggiornate in base a come cambia la società. Il codice penale è troppo rigido, troppo chiuso all'evolversi delle cose. Bisognerebbe studiare un meccanismo che porti il parlamento ad un aggiornamento continuo delle leggi in rapporto a come evolvono i reati”.

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Si è poi passati a parlare della brutale aggressione a Torino con un machete ai danni di un ragazzo che stava viaggiando in monopattino. I due responsabili, dopo esser scesi da uno scooter, hanno inferto ripetuti colpi al ragazzo, lasciandolo in una pozza di sangue. “C’è una generale difficoltà della legge di occuparsi di fenomeni come questo in modo proporzionato e incisivo. Occorre sicuramente aggiornare il codice penale – ha spiegato il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino – Del resto il ragazzo si è salvato perché ha avuto la fortuna di trovare delle persone che lo hanno aiutato evitandogli la morte certa. In un caso analogo di aggressione a Firenze, di cui circola il video, nessuno si era mobilitato per aiutare la vittima. Anzi i presenti filmavano con lo smartphone gaudenti". 

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Si è tornati quindi a dibattere su due grandi casi di cronaca nera, l’omicidio di Pierina Paganelli, a Rimini, le cui indagini “continuano a brancolare nel buio”, e la strage di Altavilla Milicia. Proprio oggi, infatti, hanno chiesto di poter essere ascoltati dai magistrati Massimo Carandente e Sabrina Fina, marito e moglie palermitani che potrebbero essere coinvolti nelle sevizie e negli omicidi dei familiari di Giovanni Barreca. “Fossi il pm avrei già sentito questi due soggetti – ha commentato il direttore Perrino – Le loro testimonianze sono sicuramente preziose, visto che si propongono come supertestimoni dei fatti”.

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