Vino sul Frecciarossa, "cooperative sociali escluse. Mentre Bruno Vespa..."

La protesta: "Lo Stato non sostiene gli ottimi prodotti di realtà che fanno lavorare persone con disabilità e fragilità ma premia Vespa"

di Redazione Mediatech
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Bruno Vespa -  Francesco Merlo_
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Vino sul Frecciarossa, Merlo-Vespa: terza puntata dello scontro: "San Patrignano no e Bruno Vespa sì"

Continua lo scontro tra il giornalista Francesco Merlo di La Repubblica e Bruno Vespa, il collega della Rai. Un lettore della rubrica delle lettere curata dalla firma di Repubblica, aveva fatto notare come sui treni Frecciarossa si offrisse il vino pugliese di Vespa, sottolineando una sorta di mini conflitto di interessi, vista la sua vicinanza alla premier Meloni. Il conduttore di Porta a Porta aveva immediatamente replicato: "Succede da anni e con tutti i governi". A quel punto Merlo ha fatto emergere un retroscena relativo al 2019: "Il Codacons e l’allora presidente della Camera Fico fecero togliere le preziose bottiglie di Vespa dalla buvette di Montecitorio dove destava gli stessi sospetti che desta oggi". Ora siamo alla terza puntata di questa polemica tra Merlo e Vespa.

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Un lettore scrive: "Cogliendo lo spunto del vispo vino “Bruno” venduto da Trenitalia, visto che siamo in revisione della 104 che fornisce la nuova definizione della condizione di disabilità, perché lo Stato e le sue aziende non sostengono gli ormai ottimi prodotti vinicoli e agroalimentari delle molte cooperative sociali che fanno lavorare, in una reale prospettiva di inclusione, le persone con disabilità e varie fragilità?". Questa la risposta di Merlo: "È vero, i prodotti del riscatto sociale, come i vini di San Patrignano per esempio, a volte prendono premi e conquistano il mercato di qualità, ma non i treni Frecciarossa".