Bioabitabilità e neuroarchitettura, le regole per una casa a tutta salute
Luce, spazi,ventilazione e prodotti di pulizia naturali, elementi da seguire con attenzione
Bioabitabilità e neuroarchitettura per una casa a tutta salute
In Europa, e non solo, spesso nelle abitazioni su una parete in bella vista vi è un cartello di differenti modelli con la scritta “casa dolce casa”, proprio per sottolineare l’importanza dell’abitazione per l’equilibrio umano esteriore ma pure interiore. Gli inglesi ci aggiungono qualcosa di più e non è raro vedere il classico “An Englishman's home is his castle”. Un vero e proprio castello dove potersi riparare non solo dal freddo e dalla pioggia ma anche dai tanti problemi quotidiani della vita. Tutti noi quando chiudiamo la porta di casa intendiamo e speriamo di poter tenere fuori non solo il caldo e il freddo ma anche tutte le instabilità ed incertezze della giornata.
La casa vero riparo dai problemi di tutti i giorni
In casa si cerca di ricaricarsi e, adesso più che mai, dopo due anni di pandemia, anche di lavorare. Insomma il valore terapeutico della nostra casa si è accresciuto enormemente.E non sono pochi coloro che, all’interno della propria casa si creano un angolo di personale relax. Perchè se per molti di noi questo spazio puo’ diventare una vera e propria “proiezione naturale dell’anima” allora curare la propria casa significa pure curare il proprio equilibrio personale. “Tu casa sana” è un recente libro scritto dalla biologa Elisabet Silvestre che approfondisce i segreti più utili a rendere la casa sempre più bioabitabile. Perchè la casa è diventata sempre, più nel tempo, non solo il ricovero per la notte ma il luogo per “telelavorare”, fare scuola ai bambini, palestra o ristorante personale.
Come rendere la casa utile alla nostra salute
Ed allora quali sono i principali consigli che dovremmo poter seguire per rendere la nostra dimora sempre più utile alla nostra salute? Sono 4 gli aspetti più importanti, secondo l’autrice, che dovrebbero essere curati maggiormente per rendere la nostra casa sempre più bioabitabile: la luce, gli spazi, la ventilazione e i prodotti di pulizia che si usano. Al primo posto la luce perchè è dimostrato, dalla criobiologia, come la luce influisca sull’umore e si trasmetta quindi alla salute del corpo. E questo non soltanto perchè la vitamina D è essenziale per la salute delle ossa e dell'umore. La luce del sole carica perfettamente il nostro orologio interno con il ciclo naturale della giornata, ci dà un riposo migliore, un’energia più forte e una digestione migliore. Questo perchè i batteri del nostro corpo, il cosiddetto microbiota, hanno orari ed è utile far si che questo “nostro orologio”naturale si muove sempre a tempo.
Luce e ventilazione per una casa salubre
Al secondo posto la ventilazione. Oggi molte case sono provviste di aria condizionata ma è importante rinnovare l’ossigeno all’interno dei locali in maniera naturale e periodica. Non bisogna assolutamente perdere la buona abitudine di aprire le finestre tutti i giorni per arieggiarli in qualsiasi stagione. La contaminazione, secondo la dottoressa Silvestre, che si accumula in casa è chiaramente dannosa ed è necessario eliminarla ogni giorno. Sono sufficienti 15 minuti al giorno ma è necessario farlo pur con qualsiasi temperatura esterna, al mattino e alla sera. Al terzo posto gli spazi perchè la casa, è ormai assodato, influisce sul cervello e quindi sulle emozioni di ognuno di noi.Gli spazi possono provocare calma, relax, gioia o creatività o al contrario tristezza, pessimismo, stanchezza. E il cervello, ben alimentato da sensazioni positive, fornisce informazioni al corpo che stimolano determinati ormoni. Gli spazi in cui abitiamo influenzano il nostro umore.
I pericoli della "generazione indoor"
La neuroarchitettura, oltre ai benefici della luce e all'effetto che i diversi colori hanno sulla nostra psiche, sostiene l’idea che le forme organiche si leghino alla quiete, alla calma. Curve morbide, in sintonia con la natura, favoriscono il relax. Al contrario linee rette e le forme geometriche possono essere percepite dal cervello come una minaccia. Inoltre è importante separare gli spazi di lavoro da quelli di riposo, magari creando “isole” libere dal predominio del digitale. Un altro accorgimento che aiuterà a fare della casa il proprio castello. La nostra generazione è definita 'generazione indoor’. Secondo l’OMS infatti passiamo fino al 90% della giornata al chiuso, a casa o al lavoro. 21 ore al giorno che, nel 2018, le persone hanno trascorso in media in edifici diversi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nessuno, inoltre, dei partecipanti allo studio aveva idea che l’aria in un edificio puo’ essere anche 10 volte più inquinata di quella esterna. Obbligatorio ventilare e fare attenzione a muffe e umidità che possono, fra l’altro, aumentare l'asma fino al 40%. Come quarto punto i prodotti di pulizia. Secondo molti sanitari pulire regolarmente la casa con prodotti chimici aggressivi può danneggiare i polmoni come fumare un pacchetto di sigarette al giorno. Per evitare questo rischio esistono detersivi ecologici che, oltre ad essere rispettosi dell'ambiente, sono anche rispettosi del corpo. Insomma una casa sana è garanzia di “mens sana in corpore sano”.