Cancro e alimentazione con la carne sempre protagonista

Uno studio dell’Università di Oxford conferma i maggiori rischi per i “carnivori”

di Daniele Rosa
Medicina
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Cancro e alimentazione con la carne sul banco degli imputati

 

Già nel 2015 l'Agenzia internazionale dell'OMS per la ricerca sul cancro aveva inserito la carne lavorata nella “black list” dei prodotti cancerogeni e quella rossa tra quelli che “probabilmente” lo erano. La carne lavorata, a ragione o torto, veniva così inserita tra le sostanze più pericolose per la salute umana, come il tabacco e l'alcol. E da quel momento in poi la carne è sempre stata protagonista di un acceso dibattito fra “carnivori” e “non carnivori”. Questi ultimi preoccupati anche dei problemi di inquinamento ambientale provocati nella lavorazione, in particolare, delle carni bovine. Gli studi pro o contro, a volte più o meno veritieri, si sono così sprecati nel tempo. Ma oggi l’Università di Oxford ha realizzato un nuovo lavoro sulla relazione tra diversi livelli di consumo di carne, pesce e dieta vegetariana e rischio di cancro.

Cancro e alimentazione, uno studio su stile di vita,alimentazione e rischio di sviluppare un tumore

Il team principal del progetto, la dottoressa spagnola Aurora Pérez-Cornago, ha usato informazioni della Biobanca del Regno Unito. Biobanca è un archivio con informazioni di tipo medico ( stile di vita, genoma e salute cardiovascolare) di circa mezzo milione di volontari. Per lo studio, con un follow- up di 11 anni, sono stati utilizzati dati di circa 480000 adulti tra i 40 e i 70 anni. Il 52% mangiava carne più di cinque volte a settimana, il 44% cinque volte a settimana o meno, il 2,2% mangiava solo pesce e l’1,8% era vegetariano e/o vegano. Sul totale il 12% ha sviluppato un qualche tipo di cancro. Dai risultati si è visto che il rischio di sviluppare un tumore era inferiore del 14% nei vegani/vegetariani, del 10% per chi consumava pesce e solo del 2% per i “mangiatori” di carne.

 

Cancro e alimentazione, esaminati i tumori piùcomuni

Nello studio sono stati poi esaminati anche i vari tipi di tumore più comuni (mammella, colon,prostata), quasi il 40% del totale in UK. Si è notato che i vegani e i vegetariani hanno un rischio di sviluppare un tumore alla prostata del 31% meno degli utilizzatori di carne e i consumatori di pesce del 20% in meno rispetto a chi consuma carne. I risultati di questo studio osservazionale concordano con molti altri che hanno cercato di valutare il ruolo della dieta nello sviluppo del tumore. Tuttavia, così come negli altri studi, ci sono dei limiti e gli stessi autori hanno ammesso che è difficile stabilire una relazione di causa ed effetto tra dieta e rischio di cancro. A questo proposito molti studiosi sono concordi nel ritenere quasi impossibile avere conclusioni certe (con l’unica eccezione del tabacco) quando si studiano stili di vita e diete. Lo studio della dieta è complicato ma è abbastanza intuitivo che se si consuma molta carne è normale non consumare cibi utili e salutari come legumi o pesce.

Cancro e alimentazione, molti gli scienziati critici

Sebbene non siano molte le indicazioni che supportano le conclusioni dello studio ci sono anche scienziati critici che ritengono le prove degli studi osservazionali non sufficientemente certe. Tra questi Pablo Alonso Coello, ricercatore presso l'Ibero-American Cochrane Center di Barcellona "Questo tipo di ricerca può servire a fornire raccomandazioni più forti se gli effetti osservati sono ampi, come nel caso della relazione tra tabacco e cancro, ma non è quello che vediamo con il consumo di carne". Alonso Coello nel 2019 aveva presentato una revisione controversa sull'associazione tra consumo di carne e cancro, pubblicata dalla rivista Annals of Internal Medicine. Lo scienziato aveva affermato che la certezza delle prove che collegano il consumo di carne e il cancro era bassa o molto bassa. “Il rischio di cancro al colon è basso - ha detto Coello- e quello che vediamo in questo studio è che il basso rischio potrebbe essere ridotto a una grandezza leggermente inferiore, ma la variazione del rischio è comunque molto bassa e anche la certezza di tali informazioni”. Insomma nel mondo scientifico tante sono le opinioni divergenti e il dibattito tra alimentazione e rischio di cancro è così destinato ad andare avanti a lungo.

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