Cancro e alcol, uno studio conferma il legame: soprattutto negli uomini

Cancro della bocca, della faringe, laringe, esofago, colon, retto, fegato e mammella: oltre 6 milioni di casi nel mondo collegati all'alcol

Medicina
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Il consumo di alcol e' collegato al 4% di tutti i nuovi casi di cancro nel mondo registrati lo scorso anno, secondo uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Oncology. Gli uomini rappresentano piu' di tre quarti dei casi legati al consumo di alcolici, e un caso su 7 e' correlata al consumo moderato di circa due drink al giorno.

Secondo la ricerca, ci sono stati piu' di 6,3 milioni di casi nel 2020 di cancro della bocca, della faringe, della laringe, dell'esofago, del colon, del retto, del fegato e della mammella, tutti con collegamenti all'alcol. I ricercatori hanno utilizzato una selezione di dati sulle vendite, la produzione, le tasse e il consumo di alcol per stimare quanto le persone abbiano bevuto al giorno nei Paesi di tutto il mondo nel 2010, e calcolando un decennio affinche' l'effetto si concretizzasse in possibili casi di tumori.

Ne e' risultato che il 4% (741.300) di tutti i nuovi casi di cancro in tutto il mondo nel 2020 e' associabile al consumo di alcol, con gli uomini che rappresentano il 77% (568.700 casi) e le donne il 23%. I tassi piu' alti sono stati osservati nell'Asia orientale e nell'Europa centrale e orientale e i piu' bassi in Nord Africa e Asia occidentale. La percentuale piu' alta di casi correlati all'alcol e' stata stimata in Mongolia, Cina, Moldavia e Romania, mentre la piu' bassa si e' verificata in Kuwait, Libia e Arabia Saudita.

La piu' alta percentuale femminile e' stata riscontrata in Bielorussia, Romania e Russia, Australia, Nuova Zelanda e Europa occidentale. I tumori dell'esofago (189.700 casi), del fegato (154.700) e della mammella (98.300) sono i piu' comuni.

"Abbiamo urgente bisogno di aumentare la consapevolezza sul legame tra consumo di alcol e rischio di cancro tra i responsabili politici e il pubblico in generale", ha affermato l'autore dello studio Harriet Rumgay dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro in Francia, in un comunicato stampa. Lo studio cita ricerche precedenti secondo le quali il consumo di alcol provoca danni al DNA e puo' influenzare la produzione di ormoni, che possono contribuire allo sviluppo del cancro.

Secondo Rumgay, la riduzione della disponibilita' di alcol, etichette di avvertenza sulla salute, divieti fiscali e di marketing "potrebbero ridurre i tassi di cancro causato dall'alcol", richiedendo strategie su misura per regioni specifiche.

"Tali politiche hanno una forte base di prove per ridurre i danni causati dall'alcol", ha affermato Sadie Boniface, capo della ricerca presso l'Institute of Alcohol Studies del King's College di Londra, in un commento alla ricerca. Boniface, che non e' stato coinvolto nello studio, ha aggiunto che i risultati sono ampiamente in linea con altre ricerche e che gli scienziati conoscono gia' i collegamenti a sette tipi di cancro. Ma ha detto che c'era "una scarsa consapevolezza pubblica di questo rischio, in particolare per il cancro al seno".