Covid, come curare la “maskne” l’acne da mascherina nei giovani ed adulti
I consigli dell’esperto, dottoressa Daniela Orlando medico estetico
Acne, la "maskne" un problema per giovani ed adulti
L'acne è un problema che riguarda soprattutto lo sviluppo, ma in questo momento è una patologia cutanea che non affligge soltanto i giovani, l'uso delle mascherine, infatti, ha colpito anche chi ha la pelle più sensibile e che fino ad ora non se n'era mai dovuto preoccupare. Ne parliamo con la dottoressa Daniela Orlando medico estetico e consulente del laboratorio HMAP di Giuliani. Acne e pubertà sono legati e la mascherina ha aggiunto un problema. Ce ne parla? “Se diamo un’occhiata ai numeri, possiamo notare come sia la fascia di età tra i 14 e i 20 anni, ad essere più colpita dall’acne. Fino a 9 ragazzi su 10 soffrirebbero di acne, mentre i numeri relativi alle ragazze dimostrano che quelle affette dal disturbo sono in media 8 su 10. In età adulta, invece, i numeri sulla patologia dell’acne cambiano: sono le giovani donne a essere maggiormente afflitte dall’acne. 12 donne su 100 contro tre maschi adulti su 100.
Non stupisce quindi che ogni anno ci siano migliaia di richieste di visite a causa della malattia della pelle più diffusa. In questo ultimo biennio, inoltre, l’utilizzo degli indispensabili dispositivi anti-contagio, le mascherine di ogni tipo e materiale, ha richiesto l’attenzione degli specialisti anche per la popolazione non in età di sviluppo”.
Acne, un problema non legato soltanto alla pubertà
Quindi l’acne non è un problema solo della pubertà vero? "Spesso il periodo della pubertà è accompagnato dall’insorgenza di fastidiosissimi brufoli e punti neri (acne) questo perché si assiste a: un ispessimento dello strato esterno della pelle (strato corneo); un’aumentata secrezione di sebo, che è il lubrificante fisiologico della pelle, legata a una maggiore sensibilità delle ghiandole sebacee agli ormoni prodotti; a una variazione della sua composizione (esso è costituito da diverse sostanze, tra cui gli acidi grassi, che devono essere in equilibrio perché il sebo stesso mantenga le sue caratteristiche e funzioni e nella pelle a tendenza acneica questo equilibrio è alterato). Si assiste quindi all’ostruzione del follicolo, il poro si chiude, e viene favorita la proliferazione dei batteri. In particolare del P. acnes, a cui segue un aumento dell’infiammazione e la comparsa delle lesioni, cioè i famigerati brufoli. Ritenere che l’acne sia un problema solo legato alla pubertà è un errore. Oggi si parla infatti di “Maske” un neologismo per definire un problema che minaccia le pelli più sensibili dovuto all'utilizzo delle mascherine. Il termine deriva dall'unione dei termini Mask ed acne e indica lo sviluppo di irritazioni e acne dovute all'utilizzo prolungato dei dispositivi di protezione anti-Covid.
Acne, diversi modi per tenere sotto controllo il problema
Quali i consigli per aiutare a tenere sotto controllo od eliminare questo problema? “Innanzitutto occorre dare importanza alla quotidiana detersiione del viso. Se l’uso dei dispositivi di protezione individuale è stato indispensabile per il contenimento del contagio da Coronavirus, ma qualche problema lo hanno creato. Gli esperti spiegano che esistono prodotti in grado di contrastare l’infiammazione e combattere il problema. I prodotti consigliati possono essere costituiti da gel a base di AHA che contengono microparticelle esfolianti. Utilizzando una doppia esfoliazione, chimica e meccanica, detergono la pelle a fondo provvedendo ad assottigliare lo strato corneo. Oppure la scelta può essere orientata verso detergenti ricchi di minerali, acido salicilico che oltre ad assottigliare lo strato corneo riducono la produzione di sebo senza aggredire la pelle, e frazioni di probiotici per accelerare la rigenerazione cutanea”.
Acne, i prodotti più idonei e i principi attivi più efficaci
Quali sono i prodotti più idonei e i principi attivi più efficaci? “Dopo la detersione è indicato applicare prodotti topici che vadano ad agire in maniera specifica. L’Acido Salicilico è un beta-idrossiacido con spiccata lipofilia che lo rende molto diffusibile sulla pelle e in grado di agire in maniera efficace e veloce. Questo prodotto ha azione sebolitica, batteriostatica e cheratolitica che riduce con la riduzione i comedoni e, progressivamente, normalizza il drenaggio del sebo. Il Benzoil perossido è un agente battericida, dotato di attività antimicrobica verso numerosi batteri, specialmente il P. acnes, che partecipa in modo determinante allo sviluppo dell’acne. Inoltre impedisce la formazione dei comedoni e riduce il numero e le dimensioni delle cellule cheratinizzate. Altra strategia applicabile è quella di utilizzare associazioni di principi attivi, in commercio se ne trovano diverse pronte all’uso, ad esempio agenti battericidi (Benzoil perossido o l’antibiotico Clindamicina) associati a retinoidi, per migliorare e ottimizzare l’efficacia delle reciproche proprietà. I retinoidi sono composti chimici sintetici e non correlati alla vitamina A, in particolare nella cura dell’acne sono utilizzati la Tretinoina e l’Adapalene. Essi riducono la componente infiammatoria dell’acne, hanno un’azione comedolitica e sono in grado di ridurre e prevenire la comparsa delle cicatrici post-acneiche.
Altri prodotti consigliati?
“E’ importante utilizzare anche creme idratanti che siano d’ausilio alle cure per l’acne, e che contengano Nicotinamide, vitamina E, Zinco e Rame. Possono avere un effetto stabilizzante sulla funzione barriera della pelle; preservano l’idratazione ed incrementano i livelli di ceramidi ed acidi grassi liberi e che hanno inoltre proprietà antiossidanti, antinfiammatorie ed immunomodulanti. Da ultimo gli integratori. Sarebbe bene coadiuvare le terapie topiche con integratori sistemici a base di ceppi di specifici probiotici, in particolare Bifidobacterium breve, Lactobacillus breve e Lactobacillus salivarius che agiscono in sinergia con le terapie topiche, svolgono infatti azione inibitoria verso il P. acnes e diminuiscono la produzione di sebo”.