Covid, crescono i contagi in Italia dopo i focolai di polmonite in Cina

In aumento i ricoveri e le terapie intensive, in una settimana +7,7%. Maggiore incidenza di casi negli over 90

a cura della redazione
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Medicina

Covid, contagi e ricoveri in aumento

L'occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nei reparti di area medica degli ospedali italiani resta limitata, pari al 7,7% (4.811 ricoverati), aggiornato al 22 novembre, ma in aumento rispetto alla settimana precedente, quando era al 6,7% (dato 15 novembre. In leggero aumento anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari all'1,5% (137 ricoverati) rispetto alla settimana precedente quando era all'1,4% (dato 15 noembre). E' quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss), nel quale si sottolinea che i tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l'età, presentando i valori più elevati nella fascia d'età 90+ anni, così come il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l'età.

Non sarebbe da escludere una possibile correlazione con il recente boom di casi di epidemia da polmonite in Cina, comune soprattutto nei bambini. Il primo segnale di allarme è stato lanciato da ProMed, un sistema di sorveglianza pubblico che monitora le epidemie di malattie umane e animali in tutto il mondo. La notifica ha segnalato casi di "polmonite non diagnosticata" in pazienti pediatrici, caratterizzati da febbre elevata e anomalie nei polmoni, ma senza la presenza di tosse. “Una combinazione di agenti patogeni”: è la spiegazione che le autorità sanitarie di Pechino hanno dato per la recente epidemia di infezioni respiratorie che ha colpito Pechino. 

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