Enrica Bonaccorti salva. Come difendere il cuore con prevenzione e azioni
Nella farmacia le basi per la difesa. 29 settembre Giornata mondiale del cuore
Cuore, nella farmacia la base di partenza per la difesa del cuore
Enrica Bonaccorti: “Sono salva per miracolo, l’operazione a cuore aperto è durata otto ore” le parole della nota conduttrice operata d’urgenza hanno acceso i riflettori sulle tante problematiche legate al nostro organo più importante, il cuore. Sul totale dei decessi che avvengono ogni anno in Italia, il 35% è legato a patologie di questa natura, dai dati Ministero della Salute. In Europa invece sono oltre 80 milioni le persone affette da malattie cardiovascolari. Il 52% è di sesso femminile, il 48% maschile. Si tratta, insomma, di disturbi tutt'altro che da trascurare. La notizia di Enrica Bonaccorti anticipa i temi della Giornata Mondiale del cuore, istituita nel 1999 dalla World Heart Federation, in collaborazione con l’Oms, che si celebra ogni anno il 29 settembre.L’obiettivo della Giornata è duplice : informare e sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari, causa principale di morte nel nostro Paese.
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Cuore, fondamentale curare il nostro motore della vita
La salute del cuore e dell’intero apparato circolatorio è fondamentale per tutto l’organismo perché il cuore è il motore della vita, lavora 24 ore al giorno e si contrae incessantemente pompando il sangue attraverso i vasi sanguigni ed assicurando così a tutte le nostre cellule il loro elemento vitale: l’ossigeno. Diverse sono le cause che possono portare all'insorgenza di tali malattie. Da un lato esistono dei fattori di rischio non modificabili come l’età, il sesso e la familiarità. Dall’altro ce ne sono altri correggibili come il consumo di tabacco, la sedentarietà, la scarsa attività fisica, l'alimentazione non equilibrata. È chiaro dunque che condurre uno stile di vita regolare può essere una difesa efficace per contrastare la comparsa o la progressione di malattie cardiovascolari come ictus, ischemie, e infarti. Essere informati sui comportamenti scorretti e nocivi per la nostra salute può fare la differenza e salvarci la vita.
Cuore, sensibilizzare le persone sul ruolo della prevenzione
Per le persone che presentano già tali patologie, è invece fondamentale avere un piano di cura, concordato con il proprio medico, seguire una terapia, assumere medicinali e sottoporsi a controlli periodici. In tutto ciò la prevenzione ha sempre un ruolo assolutamente centrale. È proprio questo l'obiettivo principale della Giornata mondiale del cuore: sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione. Quali allora i buoni comportamenti? Il ruolo della farmacia è fondamentale. Qui, come spiegano i farmacisti Luca e Barbara Spagnolo, rispettivamente responsabile scientifico e AD di Officina Speziale, ci si può sottoporre ad esami specifici come elettrocardiogrammi, analisi del profilo lipidico e glicemico, controlli della pressione sanguigna e misurazioni dell’età vascolare. Il farmacista può individuare alcuni segnali d’allarme, captare eventuali problemi e segnalare al paziente il percorso medico da seguire. Sempre in farmacia è possibile trovare anche prodotti a base naturale come il riso rosso fermentato, alleato per mantenere nella norma i livelli di colesterolo, o il coenzima Q10, la cui assunzione, indicano i fratelli Spagnolo, “viene spesso proposta contro i problemi cardiovascolari”.
Cuore, dopo la farmacia solo ospedale ed interventi chirurgici
Il ruolo della farmacia è quello di tenere alto il tema della prevenzione, informando le persone sui fattori di rischio cardiovascolare, ovvero quelle condizioni che aumentano la probabilità di sviluppare una malattia del sistema cardiocircolatorio e di andare incontro a un evento grave, come un infarto o un ictus. Perchè quando la patologia avanza non basta più la farmacia ma purtroppo sono necessari altri percorsi che passano dall’ospedale e arrivano agli interventi chirurgici.
Esistono comunque fattori di rischio non modificabili come ad esempio l'ETÀ: con l’avanzare dell’età il nostro rischio cardiovascolare aumenta progressivamente. Il SESSO: gli uomini sono in generale più a rischio ad ogni età, mentre le donne devono prestare particolare attenzione dopo la menopausa.
FAMILIARITÀ: L’attenzione sale se si hanno familiari di primo grado con problemi cardiovascolari Ma la prevenzione deve intervenire soprattutto sui fattori di rischio modificabili e che possono dipendere dai nostri comportamenti errati.
COLESTEROLO ALTO: cattive abitudini alimentari e sedentarietà incrementano questo valore. I livelli ottimali di colesterolo totale, non dovrebbero superare i 200 mg/dl. FUMO: apporta numerosissimi agenti nocivi e cancerogeni. IPERTENSIONE ARTERIOSA: così come il colesterolo alto, l’ipertensione non dà sintomi ma, agendo in tempo e seguendo uno stile di vita adeguato, è possibile mantenerla entro valori di normalità. Si considerano valori ottimali, valori minori di 120 mmHg per la massima e 80 mmHg per la minima. DIABETE: Se non tempestivamente e correttamente curato, il diabete favorisce l’indurimento delle arterie (aterosclerosi), l’ipertensione e l’ipercolesterolemia e riduce i livelli di colesterolo-HDL, incrementando il rischio cardiovascolare. SEDENTARIETÀ e SOVRAPPESO/OBESITÀ. In conclusione il modo migliore per calcolare la probabilità di avere un evento cardiovascolare “maggiore” (ossia un infarto o un ictus) è riuscire a valutare l’effetto combinato di più fattori di rischio assieme.