Epigenetica, combattere l'invecchiamento si può: cosa fare e cosa evitare
La medicina tradizionale tarpa i sintomi, ma non risolve le cause: l'uomo può rallentare il proprio invecchiamento attraverso stili di vita e strategie
Epigenetica, il segreto della buona salute è nelle nostre mani: tutta questione di alimentazione e ambiente
Se vi dicessero che la vostra salute dipende al 98% da voi, come vi sentireste? Che il dna costituisce il vostro hardware, ma è dal software che dipende come il patrimonio genetico si esprime? Ovvero, che i geni invalidanti possono rimanere silenti e quelli potenzianti possono essere portati alla massima espressione? A dire il vero, ci aveva già avvertiti il Time nel 2010: Dna is not your destiny. Ovvero, il Dna non è il tuo destino.
Dopo averlo mappato, la scienza ha scoperto che ad “accendere” o “spegnere” i geni subentra qualcos’altro. L’ambiente. Cosa mangiamo, come viviamo, quel che pensiamo: perché anche la parte emozionale ha un grandissimo peso. La nuova frontiera della scienza si chiama epigenetica: e ci dice che il controllo della nostra salute è nelle nostre mani. Non nei cromosomi.
“Noi possiamo influire per oltre il 90% sul nostro benessere e sulla nostra salute, perché possiamo regolare l’accensione o lo spegnimento dei nostri geni senza modificare il Dna. E l’alimentazione pesa per il 70% circa. Il resto lo fa lo stile di vita” spiega Giorgio Terziani, imprenditore intorno al quale si raggruppano nomi di scienziati, medici, ricercatori che utilizzano l’epigenetica per migliorare la vita (e anche l’invecchiamento) dei loro pazienti.
Medici come Massimo Spattini, professori universitari plurilaureati come Mauro Miceli, nutrizionisti esperti come Mauro Mario Mariani o Francesco Balducci. Terziani, che è visiting professor in discipline del benessere alla Saint George School di Brescia, con vent’anni di esperienza nel settore della nutraceutica e del benessere cellulare, nonché organizzatore di congressi medico scientifici internazionali su Epigenetica, Ambiente e Prevenzione, ci dice una cosa di portata immensa: “attraverso la nutrizione corretta, ma soprattutto mantenendo in salute le proprie cellule con uno stile di vita e un’integrazione adeguate, l’essere umano può prevenire la malattia, invecchiare meno e meglio”.
Epigenetica, cosa fare e cosa evitare per ottenere il segreto della buona salute
Naturalmente, ci sono fattori fondamentali e non controllabili direttamente, come la salute dei nostri genitori al momento del concepimento, durante la gravidanza e nei primi mille giorni di vita. In poche parole: i nostri 25.000 geni rappresentano il genotipo, che è fisso. Solo una piccolissima parte è codificante, il resto risponde a stimoli esterni e non è affatto Dna “spazzatura”, anzi. I nostri geni leggono i fattori ambientali. Anche la velocità dell’invecchiamento, non solo lo stato di salute o di malattia, è controllabile.
Studi sull’epigenetica hanno dimostrato come l’invecchiamento possa essere condizionato dai fattori epigenetici: in particolare l’accorciamento dei telomeri, la porzione finale dei cromosomi, che si riduce provocando la senescenza cellulare. “Vita frenetica, inquinamento, fumo, cattive abitudini incidono fortemente sul nostro stato di salute o di malattia, molto più di quanto possiamo pensare -continua Terziani- ma la vera potenza di cambiamento arriva dall’alimentazione e dalla nutraceutica”.
“La medicina tradizionale tarpa i sintomi, ma non risolve le cause”, afferma Francesco Balducci, “noi possiamo condizionare profondamente il nostro invecchiamento attraverso stili di vita e strategie per ridurre il rischio di patologie degenerative correlate all’età. Un esempio? L’attività fisica rallenta il decadimento ormonale ma non va fatta la sera, bisogna rispettare i ritmi circadiani. Lo stress cronico è un pro aging devastante. Lo stress ossidativo andrebbe monitorato: pensiamo solo al colesterolo, che è pericoloso quando è ossidato”.
Massimo Spattini, atleta e medico dello sport, oltre che grande esperto di epigenetica, ci avverte di un altro fatto piuttosto preoccupante: “lo stress è addirittura più infiammatorio della dieta stessa. Crea una risposta di adattamento del nostro organismo”. Ma come si può capire in che direzione sta andando il nostro organismo? Quali fattori stanno influenzando i nostri geni? Affaritaliani aveva già intervistato a questo proposito il dottor Emanuele De Nobili di Merano, esperto di anti aging.
“Esiste un test epigenetico di mappatura dei fattori che possono interferire con la salute delle nostre cellule e quindi anche la nostra salute, che in 12 minuti ci dà un check up totale del corpo”, continua Terziani. “Minerali, vitamine, aminoacidi, antiossidanti ma altresì metalli pesanti, interferenze ambientali, campi elettromagnetici. Bastano 3 o 4 capelli completi di radice per leggere ogni cosa del corpo, è la nuova frontiera della scienza. La tecnologia alla base di questa strumentazione, in realtà grande come un cd, attinge da Tesla e da Einstein ed è pura bio fisica. Grazie a questo dispositivo ogni medico può effettuare l’anamnesi ottimale e ogni paziente può avere un quadro chiaro e completo del suo organismo”.