Esame prostata PSA: non invasivo e si può fare anche prima dei 50 anni
Il tumore alla prostata rappresenta il 19% di tutte le tipologie di cancro che colpiscono gli uomini
Esame prostata PSA: con un semplice test del sangue si può scroprire se ci sono indizi di un tumore in corso
Ogni anno 37mila italiani sono colpiti da tumore alla prostata, che rappresenta il 19% di tutte le neoplasie diagnosticate nella popolazione maschile. Sebbene il tasso di mortalità per questa malattia è in continua decrescita, è sempre importante fare prevenzione. La prostata infatti è un organo molto sensibile e suscettibile a varie patologie anche non troppo gravi prostatite o ipertrofia prostatica benigna. Si pensa che solo dopo i 50 anni si debba sottoporsi ad esami specialistici e in tanti po vi rinuniciano perché li considerano troppo invasivi. Da qualche anno comunque è disponibile un test che non richiede uno sforzo minimo per il paziente.
Esame prostata PSA: un test del sangue non invasivo e anche per i giovani
Dagli Anni 2000 è disponibile l'esame prostata PSA (prostate specific antigene) che tramite un test mirato sul sangue permette di individuare i potenziali segnali di un tumore in corso. Questo tipo di analisi è sicuramente meno invasiva di quella "classica" ma la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro lo ritiene meno affidabile. Detto questo, la migliore prevenzione resta sempre seguire uno stile di vita sano fin da giovani con una dieta ricca di frutta e verdura ma povera di grassi ed evitando gli eccessi. Dopo i 50 anni poi è bene sottoporsi ad esami specilistici consultando il proprio medico.