Italiani e sport: oltre 38 milioni non praticano attività sportive

A fare da contraltare 60.000, soprattutto trai i giovani, sono ossessionati dalla forma fisica

di Redazione
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Italiani e sport: oltre 38 milioni non praticano attività sportive

Nella società odierna, lo sport assume un ruolo cruciale sia come catalizzatore di benessere individuale sia come volano di sviluppo economico e sociale. Tuttavia, in Italia, l'impegno finanziario per lo sport da parte del settore pubblico si attesta al di sotto della media europea, sollevando questioni su come questa allocamento influisce sulla cultura sportiva nazionale e sul benessere dei cittadini.

Sfida Economica e Sociale

L'Italia si posiziona al sedicesimo posto nella classifica dell'Unione Europea per quanto riguarda la spesa pubblica pro capite destinata allo sport, con una somma di 73,6 euro contro una media europea di 119,5 euro. Nonostante questa cifra possa sembrare modesta, il settore dello sport nel Bel Paese rappresenta un valore di 24,5 miliardi di euro, circa l'1,4% del PIL, sostenendo circa 420.000 lavoratori. Questo dimostra la notevole influenza dello sport sull'economia italiana e il suo potenziale ancora inespresso.

Stili di Vita e Sfide Sanitarie

Ciò che preoccupa è il numero considerevole di italiani, circa 38 milioni, che non praticano alcuna forma di attività fisica. Questo dato assume particolare rilevanza alla luce delle stime che collegano l'80% della mortalità e dei costi sanitari nelle società occidentali a malattie correlate a uno stile di vita non salutare, come l'alimentazione scorretta e la sedentarietà. Allo stesso tempo, si segnala la crescita di un fenomeno opposto, la vigoressia, che colpisce principalmente i giovani e spinge verso un'esercitazione fisica ossessiva accompagnata da diete iperproteiche, sconvolgendo l'equilibrio vitale.

Promuovere il Benessere Attraverso lo Sport

Chiara Fazzini, affermata Personal Trainer e ideatrice del metodo CFTRAININGS, enfatizza la necessità di avvicinarsi allo sport con un atteggiamento equilibrato e sano. Secondo Fazzini, l'attività fisica dovrebbe essere percepita come un piacere, anziché una fatica, e i programmi di allenamento dovrebbero essere personalizzati in base agli obiettivi individuali. La Personal Trainer sottolinea inoltre l'importanza di un approccio multidisciplinare al benessere, che combini l'esercizio fisico con un supporto nutrizionale e psicologico adeguato.

Verso una Cultura Sportiva Integrata

L'ultimo pensiero di Fazzini si concentra sulla promozione dello sport come strumento di salute pubblica e benessere individuale, ponendo l'accento sulla necessità di maggiori investimenti nella cultura sportiva, a partire dall'ambito scolastico. È essenziale, secondo la Chinesiologa, implementare programmi educativi che enfatizzino i benefici dello sport praticato con consapevolezza, al fine di costruire una società più sana e inclusiva.

In conclusione, mentre l'Italia mostra potenzialità economiche significative legate al mondo dello sport, emergono evidenti sfide legate alla promozione di uno stile di vita attivo e salutare. È quindi imperativo un riassetto sia nelle politiche pubbliche che nelle abitudini personali, per alimentare una cultura dello sport più radicata e consapevole nella penisola.