Medicina, le nove sfide del futuro per la ricerca biomedica
La cure di precisione tra le armi migliori contro le vecchie e nuove malattie. PARTE PRIMA
Medicina, le nuove sfide del futuro
La scienza della medicina , dopo essere stata per un anno concentrata nella ricerca del vaccino contro il Coronavirus, sta ripartendo alla grande nella sua lotta contro malattie e virus che tentano di nascondersi o sembrano invincibili. La strategiche sembra essere vincente è quella della medicina di precisione, quell’approccio che porta a terapie individualizzate e ricerche mirate sul problema di ogni paziente. Non più una medicina generalizzata ma, per quanto possibile, un approccio “tailor made”. Tutto questo comincia ad essere possibile grazie all’utilizzo della bioinformatica, della nanomedicina e dell’intelligenza artificiale. La strada è ancora lunga e gli ostacoli grandi ma la ricerca degli scienziati è indirizzata principalmente verso nove sfide importanti:
Medicina, la resistenza dei batteri agli antibiotici
La sfida alla resistenza dei batteri/virus. Dopo l’esplosione nucleare fatta con la scoperta degli antibiotici ora molti microbi si sono rafforzati e sono capaci di resistere all’antibiotico mettendo in pericolo la vita del paziente.La resistenza antimicrobica è ora un problema mondiale. Sono molti gli scienziati che avvertono che una nuova pandemia potrebbe essere alle porte ed allora dobbiamo essere preparati. Come?. Innanzitutto con una rete informatica di sorveglianza globale, poi migliorando le tecniche di sequenziamento del genoma e, grazie alla bioinformatica, preparare algoritmi in gradi di prevedere la direzione delle nuove potenziali infezioni. E poi nuova ricerca su antibiotici alternativi in grado, se combinati con farmaci esistenti, di abbattere le difese dei virus resistenti. Tra questi molte speranze sono poste sui “batteriofagi” veri e propri killer del batteri, in grado di infettarli e ucciderli.
Medicina,l'oncologia di precisione
Il rafforzamento dell’oncologia di precisione. L’immunoterapia, vera scoperta dell’ultimo decennio, deve essere rafforzata. Uno dei passi in questa direzione saràdi utilizzare le conoscenze ottenute nel cancro quando è avanzato alla malattia con diagnosi precoci. E poi i nuovi farmaci. Adesso si pensa ai vaccini/farmaci personalizzati. Con lo studio dell’antigene del tumore si potrebbero preparare cure ad hoc. in questo senso aumenterà la terapia CAR-T, tecnica che dal sangue dai pazienti, selezionare i linfociti T e li modifica geneticamente in laboratorio per renderli più capaci di riconoscere le cellule tumorali. Un’altra ricerca in questo senso è il TIL (tumor infiltrating lymphocytes), un'immunoterapia simile al CAR-T, ma che, attacca direttamente i linfociti del tumore.L'oncologia di precisione è usata ,in alcuni casi, già adesso per la diagnosi precose. La biopsia liquida, ad esempio, dovrà continuare ad essere rafforzata per scoprire con un semplice esame del sangue, alcuni tipi di cancro. Un aiuto aggiuntivo potrà venire anche dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione delle immagini.
Medicina, il miglioramento dell'editing genetico
Gli strumenti CRISPR, in grado di tagliare un pezzo di DNA per modificarlo o ripararlo, hanno rivoluzionato l'ingegneria genetica. I ricercatori possono tagliare un punto esatto nel genoma di qualsiasi cellula e manipolarlo. Ma i temi etici non mancano.Le terapie geniche negli adulti sono consentite, ma nella linea germinale (con spermatozoi e ovuli, in fase embrionale) sono vietate. L'editing genetico, tuttavia, continua ad essere perfezionato, alla ricerca di veicoli per portare quegli strumenti nelle cellule con tecniche di editing più precise. ma la strada è ancora lunga.
Medicina , la nanotecnologie, un arma fortissima
La cellula viene misurata in micron, un millesimo di millimetro, e per questo occorrono strumenti adatti per gestirla. La nanomedicina, attiva da anni, è stata perfezionata con la pandemia. I vaccini con l’RNA messaggero contro il Coronavirus, sono stati in grado di agire perché l'RNA è incapsulato in nanoparticelle lipidiche. In pratica la nanomedicina dà la possibilità di entrare nelle cellule. Le nanoparticelle possono penetrare nelle cellule tumorali e, mentre le irradiano, iniziano a vibrare e ad uccidere le cellule maligne. Un altro alleato sarà nel rilascio controllato dei farmaci, ovvero riuscire a portare il principio attivo nel punto giusto e nella quantità sufficiente. Sogni che stanno diventando realtà ed ogni giorno sono sempre più vicini.