Pancreas Units: dalla Lombardia un modello di cura vincente
Multidisciplinarietà e territorialità sono le parole chiave del progetto
Rivizzigno (Codice Viola): “Questa è una svolta epocale nella cura dei tumori”
Una rete regionale di Pancreas Unit per offrire cure appropriate per i pazienti affetti da tumore al pancreas. Una novità assoluta: è il primo modello di cura interdisciplinare applicato alla cura di uno specifico tumore in Italia.
In Italia nel 2020 sono state stimate circa 14.155 nuove diagnosi e nello stesso anno, si sono registrati circa 12.917 decessi, rappresentando la terza causa di morte per cancro dopo il carcinoma polmonare e quello del colon retto, superando il numero di decessi per carcinoma della mammella.
Le Pancreas Units sono delle unità organizzative multidisciplinari che lavorano in maniera integrata nella gestione delle cure del paziente. Sono basate sul modello organizzato a retehub&spoke, ovvero centro di riferimento & centro periferico. Queste strutture collaborano e vengono misurate secondo degli indicatori e un protocollo di attività definite nel PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale.
“Come Associazione Codice Viola abbiamo contribuito a scrivere la delibera della regione Lombardia - dice ad Affaritaliani Piero Rivizzigno -. Il cuore di questo approccio è la creazione di un team multidisciplinare che sia in fase di diagnosi sia in fase di definizione di un percorso di cura faccia riferimento a un gruppo di specialisti che insieme valutano le risultanze cliniche per dare il miglior supporto al paziente. Quindi, è importantissimo perché è un approccio incentrato sul paziente e non sulla specialità. Per i pazienti tutto ciò significa una presa in carico completamente diversa da quella tradizionale. L’idea è che il paziente arrivi alla Pancreas Unit e nel giro di due-quattro giorni possa fare esami del sangue, TAC o Risonanza, Endoscopia con prelievo bioptico, analisi istologica del tessuto prelevato e avere la diagnosi concordata nella riunione del team multidisciplinare. Se pensiamo che questo ciclo attualmente può impiegare mesi, e due-tre mesi in un tumore così aggressivo come il tumore del pancreas possono fare la differenza, si capisce l’importanza di questa iniziativa. È un modello assolutamente esportabile in altre regioni italiane”
Il centro di riferimento, hub, ha al suo interno tutte le competenze necessarie al percorso di cura e un adeguato livello di esperienza certificato da parametri definiti nella delibera. Il centro hub deve avere un coordinatore responsabile della Pancreas Units e assicurare la presenza di un’associazione pazienti coinvolta nelle verifiche sulla qualità del servizio offerto
Pancreast Units = Centro Hub + Centri Spoke
Il numero e la ricchezza delle figure professionali coinvolte nel percorso di cura del tumore del pancreas e menzionate nella delibera sono lo specchio della complessità della patologia:
- Chirurgo Oncologo;
- Gastroenterologo ed Endoscopista;
- Oncologo Medico;
- Palliativista;
- Radiologo e Radiologo interventista;
- Radioterapista Oncologo;
- Genetista Medico;
- Anatomo Patologo e Biologo Molecolare;
- Medico Nutrizionista;
- Dietista/Biologo Nutrizionista;
- Diabetologo;
- Medico Nucleare;
- Psicologo;
- Fisioterapista;
- MultiDisiciplinary Team, MDT, coordinator, Case Manager;
- Pancreas Care Nurse, Navigator Nurse;
- Research nurse.
Quali vantaggi allora per il paziente
Il paziente ha la garanzia di avere accesso a cure di alto livello qualitativo anche se il percorso di cura è iniziato attraverso una struttura non specializzata nel tumore del pancreas.
Nell’esempio sopra, la qualità della diagnostica, l’ecoendoscopia e l’analisi istologica, è assicurata ad un centro hub ad alta esperienza. Nel centro hub può essere inoltre verificata immediatmente la possibile o opportuna partecipazione del paziente a sperimentazioni cliniche
Il paziente non si trova da solo e impreparato a gestire un percorso di diagnosi complessa, spesso accompagnata da pareri differenti, con la necessità di una sintesi che richiede competenze alte e specifiche.
Il paziente riesce a percorrere alcune tappe diagnostiche e terapeutiche vicino casa, e allo stesso tempo si avvantaggia dell’esperienza, delle conoscenze e delle più recenti opportunità di cura disponibili nel centro hub.
Il paziente ha in un’unica stuttura, la Pancreas Unit, il punto di riferimento riferimento per il supporto, le comunicazioni sull’andamento della malattie, il programma terapeutico, insomma tutto ciò che gli serve per affrontare con maggior fiducia la malattia. Con meno burocrazia, meno ansia, la serenità che deriva dal sapere che ha a disposizione il meglio che il suo territorio propone. E più tempo per la vita.