Salute, terapie CAR-T la nuova frontiera contro la lotta ai tumori
Cellule natural-killer contro la malattia. Il limite dei costi altissimi
Salute, le terapie CAR-T nuova frontiera contro i tumori
Le terapie CAR-T sperimentali rappresentano la nuova frontiera nella lotta ai tumori. Il trattamento, che soltanto 10 anni sembrava impossibile, è costituito da un autotrapianto di cellule immunitarie. Utilizzato ora porta ottimi risultati (remissioni totali) in numerosi pazienti. Lo step successivo, spiegato in maniera semplice, è l’addestramento delle cellule prelevate da pazienti per far si che le stesse, geneticamente modificate, imparino a uccidere il proprio tumore. Adesso si cerca di avere questi trattamenti senza effetti collaterali. Nel recente incontro scientifico della Fondazione Ramón Areces a Madrid sono state presentate le ultime novità sul tema, novità che sembrano davvero fantascienza.
Salute, le nuove terapie geniche presentate a Madrid
Tra le nuove scoperte interessante è quella dell’ospedale di Francoforte dove si sta sviluppando una nuova generazione di CAR-T. I linfociti T sono cellule del sistema immunitario specializzate a difenderci dalle infezioni. La modificazione genetica delle CAR-T permette di scoprire le molecole del tumore e di eliminarle. La difficoltà sta nel fatto che i tumori spengono i segnali e diventano praticamente invisibili per i linfociti. Il team internazionale sta lavorando anche con le cellule denominate “natural killer” la prima linea di difesa del sistema immunitario. Il valore di queste cellule è spiegato da uno dei ricercatori “Queste cellule possono essere trapiantate da donatore a ricevente diverso, senza problemi di rigetto e quindi si riduce, semplifica e universalizza l'uso delle cellule immunitarie contro i tumori. Questi trattamenti CAR-NK sono già in fase di sperimentazione in studi clinici con pazienti affetti da tumori del sangue. Speriamo possano diventare una terapia approvata tra circa tre anni".
Salute, la nuova scoperta americana
Un’altra risposta di grande speranza è stata presentata da Omid Veiseh, bioingegnere della Rice University (USA). Veiseh sostiene che “molti farmaci attuali sono “biologici”; molecole naturali come proteine, enzimi o anticorpi che vengono prodotte in cellule cresciute in laboratorio all'interno di grandi bioreattori. Il processo è molto delicato proprio per evitare contaminazioni e il prodotto viene iniettato nel sangue. Un processo complesso e costoso. La novità invece è di iniettare bioreattori microscopici che producono il farmaco direttamente all'interno del corpo. Una rivoluzione impensabile solo un paio di anni fa, cioè creare cellule sintetiche i cui genomi modificati producono citochine, molecole in grado di allertare il resto del sistema immunitario facendolo concentrare dove è necessario. Il "telaio" di queste fabbriche di citochine sono cellule estratte dalla retina dell'occhio di un singolo paziente anonimo. Purtroppo il lato negativo del processo sta nel costo, attualmente di circa 100.000 euro, ma con cellule sintetiche potrebbe scendere a circa 1.000 euro.
Salute, i costi altissimi della terapia genica
L’ospedale Vall d'Hebrón di Barcellona sviluppa questo tipo di terapia. Viene prelevata una piccola biopsia del tumore, si prelevano i linfociti all'interno, si fanno rinforzare in laboratorio e si rimettono nel paziente. Finora sono stati osservati effetti positivi contro il cancro del polmone, il melanoma e il cancro del collo dell'utero. Ultima delle novità presentate la terapia genica. Ma questa medicina del futuro ha costi altissimi.Il farmaco più costoso al mondo è una terapia genica contro l'emofilia che costa 3 milioni di dollari a paziente. Ciò che i ricercatori stanno provando è dare la terapia genica con un vettore virale direttamente al paziente, iniettandolo nel flusso sanguigno. Ciò renderà la produzione molto più economica. Ed è ciò che tutto il mondo spera.