Sanità: "Ho un tumore, ma la visita è a giugno 2024. Spero di esserci ancora"

La 77enne di Torino è affetta anche da bronchite cronica: "Le ho provate tutte per farmi anticipare la data, ma niente". I tempi della sanità pubblica

Medicina

Sanità pubblica, la storia di Maria: "Mi sento inerme e umiliata"

La crisi sanitaria in Italia, per quanto riguarda il settore pubblico, è ormai sotto gli occhi di tutti. Le testimonianze di disservizi e problemi, legati alla mancanza di personale sopratttutto negli ospedali, si moltiplicano di giorno in giorno. Il caso della signora Maria Lombardo, una torinese di 77 anni, in questo senso è proprio emblematico e fa capire il dramma che vivono i pazienti che non possono permettersi di essere curati da privati. "Ho una bronchite cronica ostruttiva e un tumore polmonare. La visita di controllo dal pneumologo? La prima disponibile - spiega la signora Maria a La Stampa - è a giugno 2024. Speriamo di esserci ancora". Quella visita per lei è più che importante, è essenziale. Eppure prima del giugno del prossimo anno non c’è posto. Se non hai soldi, certo. Perché se puoi permetterti uno specialista privato, allora tutto cambia. "Se avessi i soldi, potrei farmi visitare anche domani", dice la signora.

"Dovevo prenotare una visita pneumologica di controllo. Mi è stata offerta - prosegue la signora Maria a La Stampa - la prima disponibilità a giugno 2024". Senza nascondere la delusione: "Mi sono sentita inerme, umiliata e considerata una "cosa", non una persona. Avessi i soldi, potessi pagare, avrei un monitoraggio tempestivo". Agli sportelli, prova a ottenere una data più vicina. "Le ho tentate tutte. Ad un certo punto ho anche chiesto alla mia interlocutrice di immaginare che fossi sua madre, una sua parente. Le ho chiesto cos’avrebbe fatto, come avrebbe agito. Non è servito a nulla. Non ho scalfito nessuno". La signora Maria Lombardo sarebbe stata anche disposta a raggiungere uno specialista fuori Torino. "Con fatica, questo sì. Perché ormai per me è tutto complesso. Ma l’avrei fatto. Non mi sento sola, fortunatamente ho un bel giro di amiche che mi aiutano. E sono lucida".

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