Sanità, il governo taglia le ricette del 20%. In 4,5mln rinunciano a curarsi

Il governo non riuscendo ad aumentare l'offerta riduce le liste d'attesa. Il ministro Schillaci: "Si fanno troppi esami che non servono"

di Redazione Medicina
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Sanità, il governo riduce le ricette non aumenta i medici. Il piano sulle liste d'attesa

La sanità pubblica italiana è sempre più in crisi, gli investimenti fatti dal governo non bastano: c'è carenza di medici, le strutture sono obsolete e i tempi di attesa per le visite è infinito. L'ultimo rapporto Bes (benessere equo e sostenibile)-Istat, indica che sono stati circa 4,5 milioni nel 2023 i cittadini italiani che - riporta Il Messaggero - hanno dovuto rinunciare a visite mediche o accertamenti diagnostici per problemi economici, di lista di attesa o difficoltà di accesso. Il governo, però, non riuscendo ad aumentare l'offerta sta intervenendo sulla richiesta. Si tratta del piano sulle liste di attesa, anticipato in più occasioni dal ministro della Salute, Orazio Schillaci.

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Il decreto - prosegue Il Messaggero - sta per arrivare, come ha spiegato sabato il ministro Schillaci: "Lo presenteremo nei prossimi 15 giorni. In Italia si fanno tanti, troppi esami medici. Vogliamo migliorare l'appropriatezza prescrittiva. Abbiamo la preziosa collaborazione dell'Istituto superiore di Sanità per mettere a punto delle linee guida che siano univoche su tutto il territorio nazionale, che diano certezza ai medici che prescrivono gli esami senza rischiare nulla". La percentuale di prescrizioni inutili è al 20 per cento, dunque questo è l’obiettivo del taglio.